PALERMO- Torna caldo il clima tra i lavoratori della formazione professionale. Circa trecento persone sono radunate nella piazza antistante Palazzo D’Orleans, sede della presidenza della Regione, dove è in corso un sit-in per manifestare, ancora una volta, contro il governo Crocetta e “la politica di macelleria sociale – dicono i manifestanti presenti – che ha gettato sul lastrico migliaia di famiglie”. I lavoratori lamentano la mancata retribuzione dello stipendio, dalle 7 alle 23 mensilità, che ha ormai messo a dura prova le tasche dei dipendenti che non riescono più a pagare affitti e bollette. E nei casi peggiori a mantenere il sostentamento di mogli e figli. “Chiederei a Crocetta – interviene Mario Barbera, lavoratore dell’Enaip di Enna – di stare lui un anno senza un euro in tasca per comprare il pane, senza poter fare la spesa, pagare il mutuo o una semplice bolletta del telefono. Che stia lui un anno a dare da mangiare ai propri bambini non sapendo come fare. Che ci stia lui – prosegue – e poi ce lo viene a raccontare che la formazione ha risolto ogni problema. Basta frottole, siamo esasperati e stanchi”.
I lavoratori continuano a chiedere a gran voce l’avvio della riforma organica del comparto della formazione in Sicilia “tanto decantata da Crocetta e dall’assessore Scilabra – dice Giovanni Migliore, segretario Cisl Scuola – e che ancora non vede la luce. Il presidente fa tanti annunci, è bravo con le parole, bisogna dirlo. Ma a fatti e azioni concrete come siamo messi? Mi rispondo da solo, siamo prossimi allo zero”. Il Piano giovani (ossia le attività formative della seconda annualità dell’Avviso 20/2011) per dirne una, dopo sette mesi, non è ancora stato avviato. Ma non è tutto.
La Cisl denuncia anche il futuro incerto degli operatori degli Sportelli multifunzionali che “sebbene siano transitati al Ciapi di Priolo – prosegue Migliore – rischiano il licenziamento se entro la fine di gennaio il governo regionale non indica il percorso successivo per l’utilizzazione dei propri dipendenti”. E, secondo quanto fa sapere il segretario Cisl Scuola – sono già pronte le lettere di preavviso di licenziamento di circa mille e ottocento lavoratori. “Ad oggi – conclude – tutti gli impegni presi dall’amministrazione regionale, Crocetta in testa, sono sempre stati disattesi. E’ ora di prendere la situazione in pugno. Una cosa è certa, noi da qui non andiamo via fino a quando i problemi non vengono risolti”.
E la tensione dei lavoratori continua a salire anche sui social network. Sin dai primi giorni del nuovo anno, infatti, un gruppo di operatori della formazione professionale ha lanciato su Facebook una petizione pubblica “Mozione di sfiducia alla Scilabra”. La petizione, in pochi giorni, ha così raccolto oltre ottocento adesioni. “Stanchi delle continue promesse e dei proclami con impegni non mantenuti- si legge in una nota di Joseph Zambito, uno dei promotori della petizione on line – i lavoratori si trovano allo stremo”.