CATANIA – L’emergenza Covid non ha fermato le attività del progetto “C‘entro, Anch’io a scuola”, realizzate in 11 istituti scolastici di Catania e provincia. Anzi, in un momento delicatissimo in cui la pandemia ha condizionato il normale svolgimento della didattica, costringendo la maggior parte degli alunni a studiare per troppi mesi da casa a distanza (modalità DAD), gli strumenti messi in campo dai partner del progetto, con il Consorzio Il Nodo ente Capofila, sono stati adattati e rimodulati proprio per intervenire in maniera mirata al recupero del gap di apprendimento, esponenzialmente aumentato in questo ultimo anno.
“Studiare in DAD per i giovani non è stato facile e le lacune formative si sono evidenziate a più livelli e in ogni ordine e grado” ha sottolineato lo psicologo Gabriele Spina, responsabile di progetto per il Consorzio Il Nodo, che spiega come il progetto “C’ENTRO – Anch’io a scuola”promuova mirate azioni di sostegno scolastico, anche nella fase di passaggio da un ciclo all’altro, attraverso attività varie, suddivise complessivamente in 5 azioni di intervento.
“Abbiamo dovuto rinunciare e rinunceremo, almeno fino alla chiusura dell’anno scolastico, ad alcune attività che per noi erano molto caratterizzanti, le School lab, per esempio, ma considerando lo straordinario momento che nessuno di noi avrebbe potuto immaginare, siamo ben lieti di stare dando un ulteriore contributo, oltre che all’integrazione e alla crescita dei nostri ragazzi, anche a colmare il senso di disorientamento scattato a seguito della pandemia. Un altro aspetto che ci preoccupa – aggiunge – è la dispersione scolastica, attestata ad inizio progetto già intorno al 26% e per quanto non ci siano ancora dati certi, da un’analisi sul campo si può affermare che la situazione sia di molto peggiorata”.
Il progetto “C‘entro, Anch’io a scuola”, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è territorialmente suddiviso in quattro poli: Polo Catania 1 (quartieri Librino e San Giovanni Galermo); Polo Catania 2 (quartieri Barriera, Canalicchio, Ct, Piazza Dante di Acireale); Polo Simeto Sud (comuni Paternò, Piano Tavola-Belpasso, Biancavilla); Polo Calatino (comuni Ramacca, Palagonia e Castel di Iudica). Coinvolge complessivamente 12 enti con il Consorzio Il Nodo, ente capofila, 3 enti pubblici, 7 comuni di Catania e provincia e suddivisi e si rivolge a circa 2500 ragazzi.
A Catania, i corsi sono stati attivati all’istituto comprensivo Dusmet – Doria, dal lunedì al venerdì, all’Istituto Superiore Fermi –Eredia, 2 volte a settimana, dove si svolge in particolare recupero di matematica, italiano, diritto, fisica e I.C. Galileo Galilei, Acireale ( Polo 2) all’I.C. P.S. Di Guardo – Quasimodo, (Polo 1); C. G.B. Nicolosi, Paternò I.I.S. M. Rapisardi, Paternò, IST. F. De Sanctis, Paternò, I.C. Giovanni Paolo II, Belpasso (Polo Simeto Sud); .C.S. O. Gravina De Cruyllas, Ramacca, I.C.S. L. Da vinci, Castel di Judica, I.C.S. G.Blandini, Palagonia (Polo Calatino).
“Da quando le classi sono tornate a scuola, lo abbiamo fatto anche noi, attivando i a con l’affiancamento di un tutor– spiega la coordinatrice Laura Cameli – nel rispetto delle regole sul distanziamento, abbiamo formato gruppi composti da 5-6 ragazzi, le lezioni si svolgono e proseguiranno fino a giugno”. “Il recupero sta funzionando, è stato tangibile sin dalle prime settimane, i ragazzi stanno incrementando i voti ma anche acquisendo più autostima e consapevolezza – prosegue Gabriele Spina – Noi restiamo al loro fianco, per aiutarli nel loro percorso di vita e loro ci raccontano i propri desideri e le proprie difficoltà. Ci manifestano tutto il loro coinvolgimento emotivo, il che significa che stiamo percorrendo la giusta strada.
Sono rimasti attivi e “funzionano con ottimi risultati”, assicura la coordinatrice Camali, anche gli sportelli Spazio Ascolto. Si tratta di uno spazio di accoglienza rivolto sia ai ragazzi che possono confrontarsi con uno psicologo per qualunque difficoltà emersa in ambito scolastico/formativo, ma anche agli insegnanti e ai genitori per consulenze e consigli relativi a problemi scolastici, comportamentali e relazionali dei ragazzi. Queste attività organizzate all’interno delle scuole rientrano nella prima azione denominata “Benessere a scuola” del progetto “C’entro anch’io a scuola.