L'assessore Giuseppe Barbera
PALERMO – “Il Foro Italico è distrutto, è assolutamente vero, per questo interverremo al più presto e lo gestirà direttamente il settore Ville e giardini”. L’assessore al Verde, Giuseppe Barbera, non si nasconde dietro a un dito e ammette di conoscere lo stato di degrado in cui versa il prato.
“Abbiamo già stanziato 50mila euro per la concimazione, la trasemina e il rifacimento dell’impianto di irrigazione – continua Barbera – nel Coime ci sono 50 giardineri e il settore possedeva in quel momento un trattore che poteva eseguire lo sfalcio, cosa che prima faceva la Gesip. Dopo le prime piogge, sono entrati con le ruote gommate facendo un disastro terribile. Il prato è devastato, non sono assolutamente contento di come sono state eseguite le operazioni. Ecco perché torneranno quanto prima i nostri giardinieri”.
E sulla necessità di rifare il prato, Barbera aggiunge: “Ci vuole sicuramente un intervento importante, anche se io ho un’idea che non sarà realizzabile in tempi brevi: il prato è nato dieci anni fa per la manifestazione dell’Onu, dopo che erano state mandate via le giostre, e se ne occuparono mio fratello Ferruccio ed Emilio Arcuri che riassunsero quell’opera con la frase ‘Finalmente si vede il mare’. Si fece questo grande prato, anche per via dei tempi strettissimi. Ma secondo me tutto il Foro Italico merita un’attenzione paesaggistica diversa, che possa contemplare diverse funzioni come anche un parcheggio. Purtroppo non c’è modo di gestire uno spazio verde in una città mediterranea più costoso, e non solo in termini finanziari, di un prato all’inglese. Che, come dice il nome, è adatto ad altri climi. I prati vanno benissimo, ma immagino che in futuro si possa pensare a un Foro Italico diverso con alberi, panchine, chioschi per prendere una granita in riva al mare”.
Ma il problema è anche la mancanza di vigilanza e di pulizia. “Si deve assolutamente fare qualcosa – conclude Barbera – è un tema che conosciamo, ma siamo in crisi. Abbiamo pochi vigili, lo sappiamo e ne discutiamo. Ma stiamo individuando anche risposte positive a questi problemi”.
