AGRIGENTO – La nuova stagione cestistica si avvicina e per la Fortitudo Agrigento è tempo di valutazioni, affidate al confermatissimo coach Ciani: “Come sempre, quando finisce una stagione si fanno delle analisi, delle valutazioni, si cerca di capire le cose che non sono andate bene, i limiti che avevamo e gli errori commessi, al di là dell’evidente dispiacere per come è finita la serie con la Fortitudo Bologna nei playoff. Sicuramente la non omogeneità di condizione che abbiamo palesato nella fase più decisiva della stagione ci ha penalizzati nel momento in cui, con il susseguirsi delle partite di alto livello in tempi ristretti, avevamo la necessità che la squadra si esprimesse al massimo ogni due giorni. Questo ci ha fatto riflettere, gli infortuni non possono mai essere messi in preventivo, ma abbiamo pensato di strutturare la squadra in modo un po’ diverso, costruendo un gruppo che possa far fronte a diverse problematiche”.
Il metodo è già stato individuato, il mercato si è rivelato fondamentale: “Intanto che avremo una rotazione più lunga, con 9 giocatori importanti che ci consentiranno di gestire anche le energie di tutti oltre al ritmo delle partite. Ci aspettiamo che l’esperienza di Ryan Bucci e Innocenzo Ferraro possa essere un plusvalore nelle partite più calde, quelle senza domani e quelle che – spiega Ciani – non prenderanno da subito il verso che vogliamo noi. Il nostro sarà un basket che partirà dalla difesa, dall’intensità, da una sempre maggiore consistenza dentro l’area, dalla capacità di giocare insieme, di passarsi la palla per creare le migliori opportunità di tiro possibili. Chiaramente ci sarà chi avrà più responsabilità offensive, ma tutti dovranno essere coinvolti ed essere pronti a prendersi tiri importanti. Ci sarà anche chi sarà il faro nelle battaglie difensive, ma anche la difesa è qualcosa che riguarda tutti. Vogliamo, insomma, grande consistenza e praticità di gioco”.
Adesso è tempo di guardare avanti, Ciani ha le idee chiare: “Noi diciamo sempre che vogliamo fare meglio rispetto alla stagione passata. Questo può sembrare un concetto scontato e banale, ma se si guarda ai risultati che abbiamo ottenuto in questi anni, migliorando costantemente la stagione precedente, si capisce che per noi ‘fare meglio’ vuol dire porsi obiettivi sempre più ambiziosi. Come ha detto il presidente Moncada questo è l’anno della maturità, vuol dire dare continuità alla crescita di una squadra che ha ottenuto nel 2016 il miglior piazzamento di sempre in regular season ed è l’unica squadra in Italia ad aver chiuso almeno tra le Top 8 dei playoff negli ultimi tre anni. Non ci precludiamo niente, anche se bisogna ancora analizzare il valore complessivo del campionato, molte squadre devono ancora essere definire il roster e ne manca ancora una all’appello, vista la situazione della Virtus Roma. Fare meglio, quest’anno, vuol dire migliorare una stagione regolare importante e fare dei playoff altrettanto importanti, ma se pensassimo di essere i più forti di tutti partiremmo col piede sbagliato. Sappiamo di essere competitivi e abbiamo la volontà di esserlo fino in fondo”. Infine una battuta su Ruben Zugno. “La parola chiave è prospettiva. Ruben è un giocatore che può rappresentare, per noi e per la pallacanestro italiana, una pedina importante. Gli diamo l’opportunità di avere responsabilità