PALERMO – “Il sistema tutto sommato ha retto e reagito. Ma ci siamo trovati di fronte a un evento raro”. Così, il dirigente generale del dipartimento Protezione civile, Calogero Foti commenta i fatti legati ai roghi che stanno incendiando mezza Sicilia.
“Ho convocato tutti gli operatori – ha aggiunto – per provare a ottimizzare gli interventi, di fronte a eventi per nulla frequenti. Il numero di roghi è stato eccezionale, e il forte scirocco ha impedito ai Canadair di alzarsi in volo. Così, per fronteggiare una emergenza come questa, sarebbero serviti die mezzi dal numero spropositato. Noi abbiamo usato quelli a disposizione, ma il sistema ha reagito al meglio”.
“Per tutta la giornata – ha proseguito – ho sentito tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni, che hanno agito in maniera coordinata”. Ma ovviamente è già partita la caccia alle responsabilità. “Non è questo il momento – puntualizza però Foti – oggi siamo nel pieno dell’operatività e il nostro obiettivo deve essere quello di spegnere gli incendi. Poi potranno partire le indagini della Polizia giudiziaria del Corpo forestale. Certamente – prosegue Foti – io non credo nell’autocombustione. E purtroppo devo registrare che le zone di Cefalù o quelle delle Madonie, di Patti in particolare, sono troppo frequentemente oggetto di roghi. Difficile pensare che si tratti di un caso”.