“Lombardo si ravveda e applichi almeno l’autosospensione. Una scelta responsabile e garantista. Per lui e per l’istituzione che rappresenta”. Lo dice Michele Palazzotto, segretario generale di Fp-Cgil Sicilia, in merito all’inchiesta in cui è coinvolto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, indagato dalla Procura di Catania per concorso esterno in associazione mafiosa. “Le dichiarazioni garantiste e la piena solidarietà dei due assessori-magistrati a Lombardo, stupiscono – aggiunge Palazzotto – Come Fp-Cgil crediamo che Lombardo debba almeno sospendersi dall’incarico. Sarebbe quantomeno una scelta responsabile e garantista, per Lombardo ma soprattutto per l’istituzione che rappresenta e anche per la permanenza in giunta di Massimo Russo e Caterina Chinnici. Ci auguriamo che dopo la notifica dell’avviso di garanzia il governatore si decida in questo senso”. “Dopo la precedente inchiesta su Totò Cuffaro – continua Palazzotto – questo è il minimo che il governatore possa fare se davvero, come sostiene, è estraneo alle accuse, se vuole rendere credibile il percorso riformista che rivendica. E se non vuole mostrare al mondo ancora una volta un’isola governata da un uomo su cui pendono accuse così pesanti”.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo
