CATANIA. Francesco Forgione a trecentosessanta gradi. A parlare di Sel ma non solo. Vendola, di candidarsi, glielo ha chiesto personalmente e lui ha risposto “Presente”. La visita alla redazione di Livesiciliacatania è l’occasione di tirare le somme a poche ore dal voto.
LA POLITICA E GLI AVVERSARI. “C’è una grande sfiducia nei confronti della politica. Il tema del lavoro è il tema più drammatico: la sinistra deve dare una risposta. Nel periodo della destra la Sicilia è stata cancellata anche per l’insistere della lega. Quando non c’erano i soldi per le imprese catanesi c’erano i soldi per le quote latte del nord. A noi hanno lasciato l’illusione del ponte sullo Stretto. L’alleanza con Lombardo? L’autonomismo straccione dev’essere smascherato. Il sud è impoverito non solo economicamente ma anche in tutto il suo territorio: dalle aziende agli intelletti che vanno via”.
LA SICILIA. “Si deve partire da un piano di investimento pubblico per il Mezzogiorno che ridia centralità alle imprese buone. In Sicilia c’è il più alto numero di natalità e poi di morte delle imprese senza alcuna incidenza occupazionale: ed allora, ci vuole uno stato che immetta innovazione, ricerca, tecnologia e che verifichi i progetti attraverso due vincoli. Uno di impatto ambientale e l’altro di impatto occupazionale. Berlusconi evoca il condono. Noi, invece, dobbiamo rilanciare il territorio rendendolo vivibile rompendo la logica della speculazione”.
GRILLO E IL REDDITO DI CITTADINANZA. Il lavoro? In Sicilia 120 mila sono nell’agricoltura, 230 mila nell’industria e 1 milinone e 300 mila nel terziario: siamo una popolazione di consumatori e basta. Non va. Bisogna chiudere con Berlusconi ma anche con Monti che ha declassato l’aeroporto di Catania e che ci metterà in ginocchio nella concorrenza con gli altri Paesi. Il reddito di cittadinanza è una proposta nostra che Grillo ha ripreso e che oggi riprende anche Bersani, Premier del prossimo governo: e questa è una proposta assolutamente realizzabile.
MAGISTRATI E POLITICA. Fuori dalla dimensione penale e giudiziaria. Noi non abbiamo candidato magistrati nelle nostre liste perché crediamo che occorre essere critici verso i tanti aspetti della società. Occorre modificare il Codice antimafia voluto da Berlusconi che rappresenta un ritorno al passato e la legge anti-corruzione che è una legge che non combatte il falso in Bilancio e che è tutto fuorchè una legge contro i corrotti. Bisogna riscrivere le norme sugli appalti; occorre rivedere le norme sugli scioglimenti dei consigli comunali con attenzione anche ai funzionari e non solo ai politici. Ci vogliono nuovi meccanismi di trasparenza.
LO SCENARIO. La Sicilia diventa determinante per l’Italia: e da qui può venire fuori un forte segnale per l’Italia. E’ importante anche il voto di Sel che potrebbe evitare eventuali accordi con Monti. Nella nostra isola devono vincere le ragioni di una nuova classe trasparente che è la nostra. Facciamo vincere la Sicilia senza assemblaggi.