Angelo scarica Raffaele: |"Non mi riconosco più nel Mpa" - Live Sicilia

Angelo scarica Raffaele: |”Non mi riconosco più nel Mpa”

E' rottura tra i fratelli Lombardo. "Non mi riconosco - dice Angelo - nei criteri di metodo utilizzati per la composizione delle liste, né nella lettura politica del momento attuale. Il mio dovere personale verso le liste Mpa può considerarsi nullo, già a partire da oggi". Su twitter: #LiveEleCT LA VIGNETTA

I FRATELLI LOMBARDO
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CATANIA. “Scerra” in famiglia. Tutta colpa della politica. Sempre lei. Più seducente di qualsiasi donna o di qualunque tentazione. E tra i fratelli Lombardo è rottura. Raffaele “scalza” Angelo dalle liste per il Parlamento? E lui, per tutta risposta, “scarica” il leader maximo. Anche se si tratta di suo fratello. Angelo lascia il Movimento per l’Autonomia: il partito per quale si è speso in questi anni. Sempre in prima linea. Sempre a lottare. Le parole del deputato nazionale uscente, Angelo Lombardo sono centellinate ma precise. Affidate ad un dispaccio dell’Ansa: “Questa è stata la campagna elettorale più veloce della mia carriera politica. Il mio dovere personale verso le liste Mpa può considerarsi nullo, già a partire da oggi”. E, del resto, con il figlio di Raffaele, Toti, candidato ed eletto all’Ars; con lo stesso Raffaele capolista al Senato con PdS-Mpa, indovinate chi è restato fuori da tutto? Proprio lui: Angelo. “Non mi riconosco – aggiunge Angelo Lombardo – nei criteri di metodo utilizzati per la composizione delle liste, né nella lettura politica del momento attuale”. Nel frattempo, c’è chi prova a gettare acqua sul fuoco: “Macchè, vedrete che rientrerà tutto. Ci sta a caldo una dichiarazione del genere”, spiega una fonte vicinissima all’ex Governatore.

Sarà. Ma le parole di Angelo Lombardo sembrano piuttosto chiare e si spingono ben oltre, fino alla corsa per Palazzo degli Elefanti: “Preso atto della chiusura opposta alla mia recente esperienza politica e in assenza di ragionamenti stimolanti e di ampio respiro preferisco concentrarmi sulle imminenti amministrative catanesi, con le mani libere e senza alcun vincolo – aggiunge il deputato nazionale – date le mutate condizioni attuali, verso la candidatura Stancanelli, che non ritengo più valida per il futuro della città di Catania”. C’è chi si sbilancia, allora, e parla già di una possibile candidatura autonomista di Angelo Lombardo alle Europee dell’anno prossimo per potere recuperare lo strappo. Ma è davvero tutto troppo prematuro. Tutto troppo imprevedibile. Anche perchè la questione sembra andare ben oltre le poltrone.


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