C’erano delle inadempienze documentali e, subito, sono scattati i sigilli. Il locale, sequestrato nel luglio dell’anno scorso insieme al Burger King, aveva incontrato problemi burocratici, ed è stato costretto al licenziamento di 18 lavoratori. Da oggi il punto di ristorazione può riaprire i battenti.
Molta soddisfazione per la risoluzione della vicenda traspare dalle parole di Fabio Sodano, responsabile della società che conferma la rimozione dei sigilli: “E’ tutto vero, questa mattina la guardia di finanza ha rimosso i sigilli esattamente dopo 11 mesi dal sequestro del locale che era avvenuto lo scorso anno a luglio. Siamo molto contenti per la conclusione di una vicenda che ci ha visto come uniche vittime”.
Ora, quindi, è tutto in regola? “In realtà – continua il responsabile della società La Bufala – era già tutto in regola, ma la burocrazia ci ha fatto pagare un prezzo altissimo. Noi eravamo in possesso dell’autorizzazione unica, il problema che è venuto alla luce con il sequestro del locale dipendeva dal posizionamento di questo, per il fatto che non ci trovavamo all’interno del centro commerciale, ma fuori, dove si trova il parcheggio”.
Fabio Sodano ha parlato anche del Burger King, che ha riaperto i battenti quasi subito dopo la chiusura del locale. “Loro – spiega Sodano – hanno risolto la questione abbandonando il vecchio locale che si trovava proprio accanto al nostro e spostando il loro punto di ristorazione proprio all’interno del centro commerciale, risolvendo appunto il problema molto prima rispetto a noi. Se però noi siamo sopravvissuti è stato grazie alla nostra fermezza e alla nostra grande volontà, perché stare chiusi per 11 mesi non è per niente facile”.