L'ultimo saluto a Papa Francesco. L'omelia di Re: "Ora prega tu per noi"

L’ultimo saluto a Papa Francesco. L’omelia di Re: “Ora prega tu per noi”

"Innumerevoli i suoi gesti in favore dei rifugiati e dei poveri"
LA MORTE DEL PONTEFICE
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ROMA – Il mondo si è fermato per l’ultimo saluto a Papa Francesco. San Pietro gremita, dove erano presenti 250mila persone, per dire addio al Pontefice.

Ad officiare la messa il cardinale Giovanni Battista Re che ha ricordato i 12 anni di Pontificato di Papa Francesco. Il cardinale, durante la sua omelia, ha voluto ricordare l’ultima volta che Papa Francesco si è affacciato dal balcone della Basilica di San Pietro, ma anche i numerosi viaggi, tra questi il primo a Lampedusa, “isola simbolo del dramma dell’emigrazione con migliaia di persone annegate in mare”, ha detto Giovanni Battista Re.

Il cardinale ha ricordato le parole di Papa Francesco che chiedeva di pregare per lui: “Caro Papa Francesco ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza”.

Al funerale erano presenti 12 re, 52 capi di Stato, 23 capi di governo, delegazioni di 166 Paesi e ben 4000 sacerdoti. Poco prima dell’ultimo saluto al Papa c’è stato anche un breve incontro tra il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj. L’incontro, tanto atteso, potrebbe essere un piccolo passo per far sì che tra l’Ucraina e la Russia si arrivi all’accordo per mettere fine alla guerra.

A San Pietro presente anche il nipote Mauro Bergoglio, il figlio di suo fratello Oscar. Infermiere, senza mezzi sufficienti ad affrontare la costosa trasferta oltreoceano, Mauro si è visto arrivare un biglietto per lui e la moglie offerto da un’agenzia di viaggi argentina. E oggi insieme ai pochi altri familiari italiani prenderà posto dietro l’altare.

12.10 È terminato il funerale del Pontefice Papa Francesco

12.04 Il cardinale Giovanni Battista Re ha benedetto e incensato il feretro di Papa Francesco. Si avvicina il momento della fine della messa e della partenza del corteo.

12.03 Migliaia di persone sono assiepate lungo il percorso del corteo funebre di papa Francesco, dalla basilica di San Pietro a quella di Santa Maria Maggiore. Fedeli e curiosi stanno dietro le transenne lungo i marciapiedi. La papamobile con la bara del pontefice procederà a passo d’uomo per permettere alla gente di dare l’ultimo saluto a Francesco. Il percorso del corteo è di circa 6 chilometri. Si prevede che impiegherà circa un’ora per arrivare a Santa Maria Maggiore.

11.57 Alcuni fedeli stanno iniziando a lasciare Piazza San Pietro e via della Conciliazione per evitare di rimanere bloccati durante il deflusso.

11.28 Dopo l’omelia, le preghiere dei fedeli, ai funerali del Papa, sono state recitate in francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e mandarino.

11.15 Cinque detenuti del carcere di Rebibbia hanno ottenuto un permesso premio per esser presenti nella basilica di Santa Maria Maggiore e assistere alla sepoltura di Papa Francesco.

10.40 “In questa maestosa piazza di San Pietro, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto”. Il cardinale Giovanni Battista Re comincia così la sua omelia della messa esequiale di Papa Francesco.

“La sua ultima immagine, che rimarrà nel nostro cuore, è quella di domenica scorsa, Solennità di Pasqua. Nonostante i gravi problemi di salute, ha voluto impartirci la benedizione dal balcone della Basilica di San Pietro”, ha proseguito. “Con la nostra preghiera vogliamo ora affidare l’anima dell’amato Pontefice a Dio, perché gli conceda l’eterna felicità nell’orizzonte luminoso e glorioso del suo immenso amore. Nonostante la sua finale fragilità e sofferenza, Papa Francesco ha scelto di percorrere questa via di donazione fino all’ultimo giorno della sua vita terrena. Egli ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore, che ha amato le sue pecore fino a dare per loro la sua stessa vita”.

Innumerevoli sono i suoi gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi. Costante è stata anche l’insistenza nell’operare a favore dei poveri. È significativo che il primo viaggio di Papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, isola simbolo del dramma dell’emigrazione con migliaia di persone annegate in mare”, ha voluto sottolineare Re. “Nella stessa linea è stato anche il viaggio a Lesbo, insieme con il Patriarca Ecumenico e con l’Arcivescovo di Atene, come pure la celebrazione di una Messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in Messico”.

‘Costruire ponti e non muri’ è un’esortazione che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell’Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell’uomo in tutte le sue dimensioni. In unione spirituale con tutta la Cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Papa Francesco concludeva i suoi discorsi ed i suoi incontri dicendo: ‘Non dimenticatevi di pregare per me’. Caro Papa Francesco – ha aggiunto il Cardinale Re – ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza”.

10.28 “In questo momento le competenti autorità informano che stanno partecipando ai funerali di Papa Francesco circa 200 mila persone”. Lo annuncia la sala stampa della Santa Sede.
​Da piazza San Pietro e via della Conciliazione la folla arrivata per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco riempie anche piazza Pia e tutta l’area intorno a Castel Sant’Angelo.

10.18 Sopra la bara di Papa Francesco, al centro del sagrato della Basilica di San Pietro, è stato posizionato, aperto, il Vangelo.

10.05 La processione dei cardinali nella Basilica di San Pietro dà inizio alla celebrazione funebre presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. A presiedere la messa è il cardinale decano Giovanni Battista Re.. Il feretro di papa Francesco è stato portato a spalla dai sediari fuori dalla Basilica di San Pietro.

Sul sagrato di Piazza San Pietro c’è il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, che partecipa come concelebrante e parteciperà alla supplica finale delle Chiese cattoliche orientali.

Piazza San Pietro è stata aperta ai fedeli a partire dalle 5.30. Alle 10 il feretro uscirà dalla Basilica attraverso la porta della Preghiera. Una funzione in latino ma multilingue: le letture in inglese e spagnolo, l’introduzione alla preghiera dei fedeli in italiano, le preghiere universali in francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e cinese. Alla fine della funzione, alle 11.30, il feretro rientrerà nella basilica prima di essere adagiato sulla speciale vettura che, uscendo dal cancello del Perugini, lo porterà a Santa Maria Maggiore, procederà a passo d’uomo e ci metterà circa un’ora ad arrivare a Santa Maria Maggiore dove la bara sarà tumulata.

Per permettere a tutti i presenti di vedere la cerimonia sono stati allestiti cinque maxi schermi a piazza San Pietro, due sotto al sagrato, altri due ai lati del colonnato e uno prima di via della Conciliazione.

Posto d’onore al presidente argentino e gli altri Capi di Stato

Il posto d’onore sul sagrato della Basilica, di fronte alla bara, toccherà però al presidente argentino Javier Milei, nel rispetto della terra d’origine del Pontefice.

In prima fila la folta delegazione italiana con il presidente Sergio Mattarella con la figlia Laura, la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, Fontana e La Russa, il ministro Tajani, il sottosegretario Mantovano.

Ordine di importanza delle delegazioni e ordine alfabetico in francese, la lingua della diplomazia del Vaticano, ma anche una valutazione delle ragioni di opportunità hanno guidato monsignor Paul Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati nel complicato puzzle dell’assegnazione dei posti. A destra dell’altare, guardando la Basilica, le autorità, a cui è stato richiesto un dress code tutto in nero, a sinistra i cardinali con le prime cinque file di sedie rosse. 


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