CATANIA – L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana ha completato l’aggiornamento del Piano di tutela delle acque. Il nuovo documento recepisce le recenti normative nazionali e comunitarie e risponde alla persistente crisi idrica che colpisce il territorio regionale a causa dei prolungati periodi di siccità.
Lo strumento è considerato fondamentale per equilibrare i fabbisogni civili, agricoli e industriali con la necessità di salvaguardare la qualità delle risorse idriche e degli ecosistemi.
Strategie contro la siccità
Il Piano analizza l’attuale utilizzo delle risorse e pianifica gli interventi necessari per una gestione sostenibile. L’obiettivo principale è la mitigazione degli effetti derivanti dai cambiamenti climatici e dalle emergenze idriche. Tra le strategie individuate figurano investimenti infrastrutturali mirati, la riduzione delle perdite nelle reti, l’implementazione di misure di efficienza e il potenziamento dei sistemi di monitoraggio. Il documento prevede inoltre una specifica pianificazione per la gestione degli eventi meteorologici estremi.
Criteri di sostenibilità
L’elaborato sarà ora sottoposto a una fase di consultazione pubblica della durata minima di sei mesi, durante la quale tutti gli stakeholder potranno visionare e integrare le analisi sulla disponibilità delle risorse e sulle pressioni esercitate sui corpi idrici superficiali e sotterranei. La ricognizione è stata sviluppata seguendo le metodologie del terzo ciclo di pianificazione del Distretto idrografico della Sicilia, garantendo la coerenza con i principi di sostenibilità ambientale ed economico-finanziaria previsti dalla direttiva europea 2000/60/Ce.
Verso una maggiore resilienza del sistema
L’aggiornamento del documento integra le esperienze maturate negli ultimi anni con l’obiettivo di rafforzare la resilienza del sistema idrico regionale. La Regione punta così a garantire la disponibilità della risorsa acqua per le necessità attuali e per le generazioni future, consolidando gli indirizzi di gestione già delineati ma adattandoli a un contesto climatico in rapida evoluzione.

