PALERMO – La compagine rosanero ha portato avanti un vero e proprio processo di trasformazione dall’inizio della stagione ad oggi. La squadra guidata dal tecnico Eugenio Corini non aveva iniziato al meglio questo campionato di Serie B, ma nelle ultime settimane sta certificando una crescita costante di prestazioni e di risultati. In pochi mesi, un balzo in avanti dalla zona retrocessione della classifica a quella play-off che, seppur in una graduatoria molto corta, potrebbe attestare un consolidamento in serie cadetta tanto ricercato dallo stesso allenatore dei rosanero.
Una crescita evidenziata in maniera collettiva dalla squadra ma anche individualmente da alcuni singoli. Tra questi, ormai è sempre più protagonista in maglia rosa l’estremo difensore Mirko Pigliacelli. Arrivato nel capoluogo siciliano a luglio del 2022, l’ex portiere dell’Universitatea Craiova si è preso subito il posto da titolare tra i pali. Un ruolo che dopo diversi mesi sta dando ragione al calciatore romano classe 1992, protagonista indiscusso dell’ultimo match del Palermo contro la Ternana. Il portiere dei rosa, dopo l’errore contro il Sudtirol nella gara di andata ad ottobre, ha dimostrato il suo valore in campo partita dopo partita, diventando un punto di riferimento per mister Corini e per tutta la sua squadra.
Un ruolo, quello del portiere, e una piazza, quella del capoluogo siciliano, che Gianluca Berti conosce bene. L’estremo difensore ex Palermo, uno degli autori della storica promozione in Serie A dei rosa nella stagione 2003/2004, ha spiegato cosa significa difendere i pali della porta rosanero, soprattutto quando giochi al “Renzo Barbera”.
BERTI, PROFESSIONE PORTIERE
“Per parare a Palermo ci vuole una grande personalità a mio modo di vedere – spiega Berti ai microfoni di LiveSicilia -. E’ una piazza molto esigente e lo è in maniera particolare con i portieri. Quando un estremo difensore sbaglia, ‘La Favorita’ non reagisce bene. Arrivare in un ambiente nuovo come Palermo significa avere la fortuna di partire subito bene, altrimenti fai fatica. Sei sempre sotto pressione. Palermo richiede veramente tanta personalità e una grande energia”.
Una partenza a rilento, come tutta la squadra, per Mirko Pigliacelli. Adesso, però, la scena tra i pali dei rosa è tutta sua, come confermato dallo stesso Berti: “Pigliacelli è arrivato a Palermo ancora con Baldini allenatore, che richiedeva un portiere che potesse fare bene con i piedi. In quel momento era il prospetto più giusto dunque, poi ha fatto delle cose negative e altre positive. Adesso sta effettivamente mettendo la firma anche lui sulle partite dei rosanero e questo mi fa piacere. Io difendo sempre la mia categoria, quindi auguro anche a lui di continuare a fare sempre meglio. Deve cercare di avere sempre la testa giusta”.
“Il portiere che non sbaglia non esiste, magari ci fosse – prosegue l’ex calciatore toscano -. Lo stato d’animo di un estremo difensore può cambiare, possono sorgere tante problematiche. Pigliacelli adesso si sta riprendendo il palcoscenico con le sue parate. Sta tenendo alto il ruolo del portiere a Palermo, che è sempre stato uno dei ruoli con calciatori importanti”.
“Oggi la tecnica con i piedi per un portiere è fondamentale. Se dovessi fare un esempio penso a Maignan del Milan, sembra quasi giocare come un regista. Può mettere con precisione la palla corta o lunga o può giocare con i difensori. Pigliacelli con i piedi è uno di questi, magari lascia qualcosa in presenza fisica però rimane un estremo difensore esplosivo. E’ a tutti gli effetti un portiere moderno”, spiega Berti.
BERTI E CORINI “AMARCORD” ROSANERO
Berti e Corini hanno condiviso la festa per il ritorno in massima serie del Palermo nel 2004. L’attuale tecnico dei rosa era il capitano di quella squadra, mentre Berti difendeva la porta del club siciliano. L’ex estremo difensore del Palermo ha commentato anche la stagione ancora in corso della compagine di viale del Fante, con un augurio speciale proprio al tecnico di Bagnolo Mella: “Inizialmente il Palermo ha sofferto un po’ in questo campionato. Forse per i nuovi arrivi perché la rosa è cambiata tanto, anche se poi lentamente si stanno riprendendo. Nelle ultime settimane i rosanero sono cresciuti molto e mi auguro a questo punto possano arrivare ai play-off, anche se sarà una lotta dura”.
“Eugenio Corini non lo scopro di certo io. E’ una grande persona e si merita tutto il bene di questo mondo. Gli auguro di fare veramente bene con il Palermo, se lo merita davvero. E’ un allenatore che può ancora crescere, nonostante abbia già allenato diversi anni è un allenatore giovane. Facendo questo lavoro c’è sempre da imparare. Spero possa fare ancora un grande campionato con il Palermo”, conclude Gianluca Berti.