Gibellina nominata capitale italiana dell'arte contemporanea

Gibellina capitale italiana dell’arte contemporanea, l’annuncio di Giuli

Il titolo assegnato all'unanimità. Battute Pescara, Carrara, Gallarate e Todi

ROMA – E’ Gibellina la città insignita del titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno 2026. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione della cerimonia di proclamazione del comune scelto tra i 5 finalisti con Pescara, Carrara, Gallarte, e Todi avvenuta dopo il vaglio delle 23 proposte di candidatura arrivate al Ministero. Il titolo, ha annunciato la Presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, è stato assegnato all’unanimità.

Giuli: un percorso ambizioso

“Si chiude la prima tappa di un percorso ambizioso pensato con grande lungimiranza politica: l’istituzione di questo riconoscimento vuole rendere un tributo al genio italiano, è il contributo del governo per restituire all’Italia e ai suoi abitanti la consapevolezza di essere l’Italia” . Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, durante la cerimonia di proclamazione della prima città insignita del titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” a cui spetterà 1 milione di euro di finanziamento per il progetto presentato. “Questa istituzione conferma della grande vitalità dell’arte contemporanea italiana” ha sottolineato il ministro aggiungendo che a concorrere “sono state tutte candidature di altissimo livello”.

“Prima e più che nel resto d’Europa, le città hanno contribuito a plasmare la geografia politica e culturale dell’Italia, i suoi territori e le sue popolazioni. Nella sua caratteristica sinfonia di memorie, di costumi, di tradizioni, dall’età dei Comuni al Risorgimento – ha detto ancora Giuli -, possiamo dire che la città è la forma politica italiana per eccellenza, il modello di organizzazione delle appartenenze collettive proprio per storia e per inclinazione della nostra Nazione”.

“Le città d’Italia sono state nei secoli centro vitale propulsore di civiltà, il luogo e lo spazio pubblico in cui sono state vissute le sfide principali di ogni tempo, il contesto e la dimensione in cui sono emerse le soluzioni più interessanti, il teatro dei più rilevanti e fecondi processi di partecipazione sociale, culturale ed economica. E anche ai nostri giorni, le città d’Italia sono state il cuore della cultura, della scienza e delle arti” ha detto ancora il ministro durante la cerimonia di conferimento del titolo a Gibellina.

“Dal Secondo dopoguerra alla tarda modernità, l’arte contemporanea prende forma con le sue creazioni e rappresentazioni, i suoi modelli espressivi e simbolici, la sua creatività e la sua capacità di visione in quel contesto urbano che ha ereditato le migliori esperienze artistiche dell’Otto e del Novecento. Per sua natura, l’arte contemporanea guarda l’esistente con un occhio esigente, uno spirito critico, sensibile all’impegno civile, ponte tra la memoria del passato e la costruzione di un futuro vivibile. L’arte contemporanea ci invita a ripensare il nostro tempo, le sue preoccupazioni sociali e le sue grandi sfide collettive in un habitat pubblico, urbano e civile, in cui la presenza del bello rimane un’istanza comune, tipicamente italiana, che merita di essere riconosciuta e sostenuta” ha quindi sottolineato il ministro che neanche un mese fa era alla guida del Museo delle Arti del XXI secolo.

“In Italia sono già numerose le esperienze pubbliche in cui l’arte contemporanea ha contribuito alla rinascita dei centri urbani e della loro vita sociale” ha quindi ricordato Giuli che ha lodato i partecipanti: “Tutti i progetti presentati, dalle 23 candidature iniziali alle cinque città finaliste, sono stati sicuramente di altissimo livello. E non c’è dubbio che la città vincitrice sarà all’altezza del titolo riconosciutole, con un programma capace di valorizzare il proprio territorio, coinvolgendo i giovani talenti, gli artisti contemporanei nazionali e internazionali, generando coesione, inclusione sociale, innovazione, crescita economica, benessere individuale e comunitaria”.

Un urlo di festa in consiglio comunale

Un urlo di festa si è levato stamattina nell’aula consiliare di Gibellina gremita di persone dove è stato allestito uno schermo per assistere alla diretta della cerimonia per la proclamazione della capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. In prima fila c’era, tra gli altri, Roberto Albergoni che col suo staff ha scritto il progetto ‘Portami il futuro’ che la giuria ha premiato. Tra i presenti a Gibellina anche il presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia, il presidente del distretto turistico Sicilia occidentale Rosalia D’Alì. “Il primo grazie va a Ludovico Corrao che ha dato un’identità a una città distrutta – ha detto il sindaco Salvatore Sutera, durante il suo discorso a Roma – Premiare Gibellina ha il valore di un messaggio chiaro: da momenti buii, come da noi è stato il terremoto, si può rinascere”.

Schifani: un riconoscimento per la Sicilia

“Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale – dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la scelta del ministero della Cultura -“.

“La designazione – prosegue – rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere nuovi progetti e per far crescere ancora di più l’identità artistica e culturale del Comune. Come avvenuto già con Agrigento, che il prossimo anno sarà la Capitale italiana della Cultura, ci impegneremo affinché anche Gibellina, al di là del contributo statale, possa contare su ulteriori risorse finanziare che diano impulso a iniziative che valorizzino il territorio e promuovano l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Questo è un successo per tutta la Sicilia, che conferma la sua posizione come terra di cultura e creatività. Ringrazio il ministero della Cultura, la giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e tutti coloro che hanno sostenuto questo percorso. La Sicilia sarà fiera protagonista del panorama artistico italiano nel 2026, offrendo una testimonianza di come la bellezza e la cultura possano essere motori di sviluppo e coesione sociale”.

Galvagno: grande soddisfazione

“Accolgo con grande orgoglio e soddisfazione la notizia che Gibellina è stata scelta come Capitale italiana dell’Arte contemporanea per il 2026. Questo riconoscimento testimonia l’impegno e la passione che la Sicilia continua a mostrare nel campo delle arti e della cultura, ponendosi come punto di riferimento non solo all’interno della nostra nazione, ma anche per l’intera Europa. Dopo Agrigento, che nel 2025 sarà Capitale italiana della Cultura, questo nuovo traguardo rafforza il ruolo della nostra Regione come fucina di bellezza e innovazione culturale.

Ringrazio il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e la giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo per aver riconosciuto non solo il valore unico di Gibellina, centro del trapanese con poco meno di 4.000 abitanti, ma anche degli altri comuni facenti parte della Valle del Belice, che hanno avuto la forza di rinascere con una nuova visione dopo il tragico terremoto del 1968.
Che questo titolo, assegnato per la prima volta dal Ministero della Cultura, possa essere il motore per una rinnovata crescita culturale e un’opportunità per promuovere l’identità artistica della Sicilia nel mondo. Complimenti al primo cittadino di Gibellina, Salvatore Sutera, al coordinamento dei sindaci ed al suo presidente, a tutte le Istituzioni che hanno lavorato per questo prestigioso obiettivo e, soprattutto, per il bene della comunità belicina”, Così il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno.

Scarpinato: orgoglio per tutta l’Isola

“È con profondo orgoglio che esprimo il mio plauso per la proclamazione di Gibellina a Capitale italiana dell’Arte Contemporanea per il 2026 – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato -. Dopo Agrigento Capitale italiana della Cultura – prosegue il componente del governo Schifani – la Sicilia ottiene un nuovo e prestigioso riconoscimento. Un segno tangibile della straordinaria ricchezza culturale dell’Isola, che rappresenta uno scrigno a cielo aperto dove si fondono e convivono etnie e tradizioni in una unicità irripetibile. Anche questa designazione è il segnale che stiamo lavorando nella giusta direzione, nel segno della tutela, della valorizzazione e della corretta fruizione del nostro patrimonio artistico e culturale”.

La Cisl: una bella notizia

“È una bella notizia la designazione di Gibellina come capitale dell’arte contemporanea nel 2026. Si tratta di un riconoscimento prestigioso che rende omaggio alla capacità di rinascita e innovazione di questa cittadina, che ha saputo trasformare le ferite del passato in un simbolo di cultura e rigenerazione, divenendo un luogo unico dove l’arte si intreccia con la memoria e l’identità del territorio – dichiara il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana -. Investire in cultura significa anche investire nel futuro delle nostre comunità. Questa nomina può offrire un’occasione irripetibile per rafforzare il tessuto sociale ed economico del territorio, contribuendo alla costruzione di un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sull’inclusione sociale. Auspichiamo che questo riconoscimento possa aprire la strada a nuove collaborazioni e sinergie tra istituzioni, imprese e comunità locali, in un’ottica di partecipazione e crescita condivisa”.

Francesca Corrao: scommessa che vince

“La scommessa di papà oggi continua a vincere”. È il commento di Francesca Corrao, figlia dell’ex sindaco di Gibellina Ludovico, oggi, insieme alla sorella Antonella, a Roma alla cerimonia di proclamazione della città del Belìce Capitale dell’arte contemporanea.

“Mio papà è stato pioniere della rinascita del Belìce tramite l’arte contemporanea, chiamando a raccolta artisti provenienti da tutto il mondo – ha detto ancora Francesca Corrao – Gibellina dimostra che, insieme agli artisti e ai suoi cittadini, si possono vincere delle scommesse”. E Corrao, docente universitaria, aggiunge: “Dobbiamo creare tanti ponti che portano grandi emozioni, fiducia nel futuro, speranza nelle persone. Dobbiamo creare futuro alle nuove generazioni”

La soddisfazione del mondo politico

La politica siciliana plaude all’attribuzione del titolo di Capitale dell’Arte contemporanea 2026 a Gibellina. “Esprimo grande soddisfazione e gioia” dice il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci.

“Dopo Agrigento Capitale della Cultura 2025, la Sicilia avvalora il suo ruolo di leadership nel contesto culturale italiano, e non solo, grazie alla sua storia millenaria e alle testimonianze artistiche di ogni epoca” dice il deputato regionale di FI Marco Intravaia.

La deputata regionale del M5S, Cristina Ciminnisi, dice che “Gibellina si conferma un importante centro di riferimento per l’arte contemporanea in Italia, e non solo. Questo straordinario comune della Valle del Belice, devastato dal terremoto del 1968, ha saputo rinascere grazie all’arte, alla cultura e all’opera di artisti di fama internazionale invitati a a ricostruire la città attraverso interventi artistici e urbanistici unici”.

Il presidente dei deputati di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino, dice: “Sono immensamente orgoglioso di questo straordinario riconoscimento che premia anni di impegno e dedizione da parte dell’intera comunità di Gibellina”.

Eleonora Lo Curto, coordinatrice provinciale della Lega a Trapani afferma: “Esprimo tutta la mia soddisfazione per il risultato ottenuto da Gibellina quale Capitale italiana dell’Arte contemporanea. Ho sostenuto questa candidatura che rappresenta un fatto di cui essere orgogliosi. Nei giorni scorsi ho denunciato anche il rischio di pregiudicare questo importante risultato a causa di un progetto che prevedeva un impianto agro-fotovoltaico nella zona del cretto di Burri”.

Miccichè: “Prospettive per il futuro”

Le congratulazione a Gibellina arrivano anche da Gianfranco Miccichè: “Con immensa felicità – scrive l’ex presidente dell’Ars – porgo le mie più sincere congratulazioni per il prestigioso riconoscimento di Gibellina Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2026. Questo traguardo è il risultato del vostro impegno e della vostra passione”.

“Come sapete – continua Miccichè – ho sempre creduto nel potenziale di Gibellina e dei comuni limitrofi. Per me è motivo di orgoglio poter raccontare a miei figli e ai miei nipoti di avervi supportato in questi anni, sia come Ministro che come sostenitore, per garantire i finanziamenti necessari a completare l’opera di Alberto Burri, un capolavoro che ha segnato la storia dell’arte contemporanea nel mondo e che molti fino ad oggi non avevano compreso”.

“Questo riconoscimento – conclude Miccichè – non solo celebra il passato, ma apre nuove prospettive per il futuro. Continuate a lavorare, con la determinazione che avete sempre dimostrato per far conoscere al mondo la bellezza che caratterizza il vostro territorio sperando che la giornata di oggi segni la rinascita vera per Gibellina”.

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