Giorgio, Dario e Vincenzo |Morire per la vita degli altri - Live Sicilia

Giorgio, Dario e Vincenzo |Morire per la vita degli altri

La tragedia di via Garibaldi riporta alla memoria la tragica scomparsa di un altro pompiere.

vigili del fuoco
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CATANIA – Una tragedia che ha lasciato attonito un Paese. Per le dinamiche, certo, ma soprattutto perché a trovare la morte sono stati due pompieri, eroi per antonomasia. E perché la morte l’hanno trovata in servizio. Non si fa il pompiere se non si è consapevoli del fatto che la morte è una delle possibilità, che si può uscire da casa un giorno per andare a lavoro e non fare più ritorno. Ma questa morte, questa tragedia che ha colpito l’intero corpo nazionale, resta comunque inaccettabile. Anche perché non è la prima che la città di Catania registra in pochi anni.

Appena quattro anni fa, sempre in servizio, sempre indossando una divisa cara ai cittadini di tutto il mondo, Vincenzo Lima, pompiere di Trabia, se n’è andato in seguito a un incidente: il mezzo col quale stava recandosi a Fontanarossa per un’emergenza si è ribaltato su una delle rampe dell’asse dei servizi.

Una tragedia enorme, che scatenò la rabbia dei sindacati dei vigili del fuoco che, tutti, hanno puntato il dito contro la mancanza di sicurezza di chi, ogni giorno, garantisce quella degli altri, lavora per gli altri, muore per gli altri. All’epoca si accusavano i mezzi vetusti e inadeguati con cui sono costretti a operare i pompieri, spesso troppo pochi e costretti a fare i conti con carenze in ogni ambito. “Tali gravi carenze – scrivevano allora i sindacati -hanno messo, ormai, in ginocchio il soccorso tecnico urgente che i Vigili del fuoco garantiscono alla popolazione etnea. Il continuo stress psicofisico al quale sono sottoposti i Vigili del fuoco mette a repentaglio la propria incolumità. I mezzi, ridotti praticamente a pochi esemplari vetusti e costosi nelle riparazioni, non consentono di predisporre un servizio idoneo al soccorso stesso. In poche parole, la situazione risulta drammatica: non è più possibile andare avanti in questo modo, bisogna intervenire subito con estrema serietà politica e dipartimentale che veda in primis il bene dei lavoratori del soccorso e dei cittadini”.

Oggi nuove vittime sul lavoro. Una nuova tragedia sulla quale farà luce la magistratura ma che getta ancora ombre sulla sicurezza degli “angeli con gli stivali” e pone un peso sulla coscienza di tutti.


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