PALERMO – Al diciassettesimo giorno di sciopero della fame le giudici onorarie di Palermo, Vincenza Gagliardotto e Sabrina Argiolas, per manifestare il profondo disagio della categoria, hanno dovuto arrendersi.
Gli accertamenti sanitari e i consigli del medico hanno portato le due giudici a interrompere la protesta, iniziata con un precedente sciopero della fame lo scorso 1 dicembre e interrotta dopo due settimane.
Ieri mattina Vincenza Gagliardotto è stata colta da malore, mentre si trovava in udienza. Sono dovuti intervenire i sanitari del 118 che dopo i primi soccorsi e la somministrazione di una flebo, l’hanno portata in ospedale.
Ormai da oltre due mesi, da Palermo, è partita la protesta delle toghe onorarie – giudici e vice procuratori, ma anche giudici di pace – costretti a garantire un servizio essenziale nell’amministrazione delle giustizia, in assenza di ogni minimo riconoscimento dei diritti e in violazione dei principi della Costituzione italiana e delle norme del Trattato – come statuito dalla sentenza emessa il 16 luglio 2020 dalla Corte di Giustizia Europea, nonché dalla giurisprudenza interna di merito.
“A parte le parole di solidarietà – dicono Gagliardotto e Argiolas – nessun interesse o riscontro è stato manifestato da parte dei rappresentanti delle istituzioni. Il ministro della Giustizia ha ignorato le nostre istanze e rivendicazioni. Lo stato di agitazione prosegue senza sosta – concludono Gagliardotto e Argiolas – per portare avanti le legittime rivendicazioni con tutti i mezzi possibili”.