23 Agosto 2012, 20:36
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Il patto di stabilità strangola la capacità di spesa e la Regione corre ai ripari. La giunta di governo riunita oggi pomeriggio ha deciso di limitare per il momento la spesa agli interventi indifferibili e urgenti e al pagamento degli stipendi, in attesa di ridiscutere, in tempi brevi, con il governo nazionale il patto di stabilità che impone alla Sicilia di effettuare un miliardo e mezzo di euro in meno di pagamenti rispetto all’anno scorso. Al momento, stando al patto di stabilità, la Regione avrebbe ancora una spesa residua di un miliardo, mentre invece dai dipartimenti arrivano richieste per un miliardo e 400 milioni, spiega l’assessore al Bilancio Gateano Armao, che ha illustrato ai colleghi la situazione, assicurando che esistono margini di manovra con il ministero. “E’ a dir poco paradossale richiedere alla Sicilia – osserva Armao – , come alle altre Regioni del Mezzogiorno, un impegno all’accelerazione del cofinanziamento della spesa comunitaria, per incrementare l’impiego dei fondi europei, e dei fondi Fas – questi ultimi finalmente sbloccati dalla decisione del Cipe di alcuni giorni fa’ – mentre il ‘cappio’ del patto di stabilita si restringe progressivamente. In sintesi, e’ come chiedere ad un pilota di premere contemporaneamente freno ed acceleratore”.
Secondo Armao “occorre introdurre, senza più rinvii meccanismi di esclusione di tipologie di spesa dai vincoli del patto di stabilità, a partire da quelle per investimenti, a quelle per i trasporti ed a quelle per interventi sociali, che consentano di risanare senza condurre all’asfissia l’economia locale e spingere le imprese creditrici della pubblica amministrazione al fallimento”.
Ma in attesa di un’intesa, tuta da trovare, con Roma, alla Regione i conti non tornano per un miliardo e 400 milioni e per il momento bisognerà tirare la cinghia al massimo. La Ragioneria generale ha già studiato una serie di tagli lineari alle spese dei dipartimenti, tagli drastici che però mettono a serio rischio l’azione amministrativa, come ha scritto in un promemoria per il presidente della Regione il ragioniere generale Biagio Bossone. Insomma, per non incorrere nelle gravi sanzioni previste per lo sforamento del patto di stabilità e per non paralizzare l’attività amministrativa, serve un allentamento del patto, che Armao spera di poter ottenere da Roma.
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23 Agosto 2012, 20:36