PALERMO – Sessanta giorni di sospensione dal servizio e dallo stipendio. È la decisione presa dal collegio disciplinare dell’Asp 6 nei confronti di Giuseppe Noto, l’ex direttore sanitario dell’azienda sanitaria provinciale di Palermo, rimosso perché non era in possesso dei titoli necessari. O meglio, nel suo curriculum si faceva riferimento a vecchi incarichi in strutture complesse che tali non erano.
Senza di essi Noto, alcuni anni fa, non avrebbe potuto essere inserito nell’albo degli idonei, da cui fu poi pescato dall’Azienda sanitaria. A sollevare il caso era stato il sindacato Cimo, seguito dai 5Stelle che presentano un’interrogazione parlamentare. Resta aperta l’inchiesta della Procura della Repubblica. Se è vero, infatti, che Noto dichiarò di avere titoli che non possedeva, altrettanto vero sarebbe che qualcuno quei titoli li valutò positivamente e diede il via alla sua progressione in carriera. Eppure all’inizio, nel 2009, risultò “non idoneo”.