PALERMO – Sul piano di gestione dei fondi del Piano di Ripresa e Resilienza per la territorializzazione della Sanità da circa 800 milioni di euro, annunciato dall’assessorato alla Salute, l’Asael (Assemblea siciliana amministratori degli Enti Locali) si unisce alla preoccupazione espressa da tanti amministratori.
Se da una parte l’associazione guidata da Matteo Cocchiara gioisce perchè il tema è finalmente all’ordine del giorno dopo che la stessa lo ha sollevato a più riprese. Dall’altra gli amministratori locali chiedono alla Regione di ripensare il metodo con cui sono stati pensati gli investimenti.
“La collocazione territoriale dei presidi territoriali – commenta Cocchiara – non può essere immaginata guardando forse a chi protesta di più, ma deve essere disegnata ‘assicurando pari dignità sociale’ ai territori, come ha sottolineato il Presidente Mattarella nel suo discorso di insediamento in Parlamento. Una ‘territorializzazione della sanità’ deve quindi fondarsi sui reali e sulle necessità bisogni dei territori. Chiediamo, pertanto, che i Comuni siano parte integrante nella costruzione del processo senza fughe in avanti”.
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