PALERMO – “La Sicilia conta oggi 78 comuni in dissesto e 41 in pre-dissesto, numeri destinati a crescere e per i quali serve un intervento concreto della Regione e dello Stato. Registriamo invece un certo disinteresse da parte della politica per un tema che incide direttamente sui cittadini che godono di sempre minori servizi”. Lo dice Matteo Cocchiara, presidente dell’Asael, l’associazione siciliana amministratori enti locali, che è stato audito dalla commissione Bilancio dell’Ars sulla legge di stabilità regionale 2026/2028.
La crisi dei Comuni in Sicilia
“Un fenomeno non più sporadico – continua Cocchiara – e per il quale abbiamo presentato un documento anche alle commissioni riunite di Senato e Camera per chiedere un intervento straordinario del Parlamento nazionale. La crisi degli enti locali dell’Isola è determinata dall’incapacità di riscuotere le entrate, da un sistema di controlli in parte inefficace e dal fallimento del federalismo fiscale, oltre che dagli accantonamenti nel fondo crediti di dubbia esigibilità”.
L’appello dell’Asael alla politica regionale
“Alla politica regionale – conclude – chiediamo invece di rimpinguare il fondo autonomie locali ormai insufficiente, di colmare i vuoti in pianta organica anche con un’immediata soluzione al precariato, di formare gli amministratori locali”.

