PATERNO’. E’ accaduto tutto in un luogo simbolo della lotta alla mafia. E’ accaduto tutto in quell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo che celebrò quel maxi-processo istruito e voluto dai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E’ accaduto tutto in un sabato di novembre che ha alimentato la speranza e la certezza del ruolo centrale della Scuola (quella con la “S” maiuscola) nella formazione delle ragazzi e dei ragazzi della generazione odierna.
La Virgilio di Paternò
E c’era anche la Scuola media statale “Virgilio” di Paternò con cinque studenti accompagnati dalle docenti Pina Milazzo e Concetta Reitano ed il pieno supporto della Dirigente scolastica, Angela Maria Santangelo, a raccogliere quella che simbolicamente è anche una sorta di eredità morale nella lotta all’affarismo alla corruzione e alla mafia: “Un albero per il futuro” che vuole la donazione a favore delle scuole di tutta Italia di circa 50mila piantine per il prossimo triennio.
Una iniziativa che ha visto in prima fila, oltre alla scuole, Maria Falcone presidente della Fondazione intitolata a Giovanni Falcone, l’Arma dei carabinieri ed il Ministero alla Transizione ecologica.
Gli obiettivi
“Questi alberi contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.
La presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi al tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale.
Un progetto ambizioso dei Carabinieri per combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole in questo obiettivo strategico”.