CATANIA – “Sono profondamente addolorato per quanto avvenuto ieri a Paternò, nelle stesse strade dove sono cresciuto e faccio fatica a trovare le parole per descrivere il mio stato d’animo dopo un episodio così grave”.
Lo afferma il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, sull’aggressione con molestie subite da alcune minorenni nel centro cittadino. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della compagnia di Paternò che, proprio ieri, hanno sottratto il presunto aggressore dal linciaggio dei cittadini. Un militare è rimasto ferito.
Galvagno: “Serve un momento di confronto”
“Desidero ringraziare le forze dell’ordine per il loro pronto intervento e voglio esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alle ragazze e alla signora che hanno subito un trauma molto forte. È importante – aggiunge – che ci sia un momento di riflessione su quanto sta accadendo nelle nostre comunità. La scia di violenza che sta interessando le città ci impone, infatti, di fare la nostra parte. Tutti, a partire da chi riveste ruoli istituzionali, dobbiamo lavorare insieme per creare un ambiente più sicuro, migliore”.
L’intervento del sindaco e lo scontro politico
Sul grave episodio è intervenuto anche il sindaco di Paternò, Nino Naso, che ha convocato una giunta straordinaria che si riunirà domani mattina. L’annuncio è arrivato attraverso un video diffuso sui canali social. “La nostra comunità ha bisogno di sicurezza”, ha detto il primo cittadino.
Nel video, Naso ha tirato in ballo anche Gaetano Galvagno e il deputato nazionale Francesco Ciancitto, entrambi di Fratelli d’Italia. “Ci sono competenze – ha detto Naso riferendosi al comparto sicurezza – che attengono gli organi sovrastanti. Chiederemo a Cincitto, che fa parte della maggioranza che sostiene il governo nazionale, di portare le nostre istanze al ministro. Lo chiederemo anche al presidente dell’Assemblea regionale siciliana”.
La replica del presidente Ars
Immediata la replica di Galvagno. “Spiace che il sindaco di Paternò mi chiami in causa con un video social a fatti realizzati, senza avere mai sentito il bisogno di confrontarsi per provare a capire insieme le cause di così tanto malessere. Ciò che poteva succedere è accaduto e solo dopo c’è chi si sveglia e si batte la mano sul petto”, ha dichiarato il presidente Ars.
“Non mi sottrarrò mai al lavoro né al confronto! Invito tutti – conclude il presidente dell’Ars – a unirsi a me in questo sforzo, per costruire una comunità più solida e più rispettosa, dove tutti possano sentirsi al sicuro e protetti”.
Ciancitto (FdI): “Toni aggressivi e attacchi personali”
A stretto giro interviene anche Francesco Ciancitto. “È inaccettabile – dichiara – che un primo cittadino, anziché confrontarsi sulle reali questioni amministrative, ricorra a toni aggressivi e ad attacchi personali che nulla hanno a che vedere con il rispetto istituzionale e con il dovere di trasparenza verso i cittadini”.
“Le parole del sindaco di Paternò – aggiunge – appaiono come il tentativo di coprire i limiti e le inefficienze della sua amministrazione. Il confronto politico deve basarsi sui contenuti e non scadere in polemiche personali. Continuerò a lavorare con determinazione – conclude Ciancitto – per il territorio etneo, senza farmi intimidire da provocazioni che screditano solo chi le pronuncia”.
Convalidato, intanto, l’arresto del presunto molestatore.