CASTELVETRANO (TRAPANI) – La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso proposto dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Marsala, ha annullato le due ordinanze del Tribunale del riesame di Palermo con le quali lo scorso 13 marzo venivano scarcerati i fratelli Michele Claudio e Giuseppe Vaiana. I due erano stati arrestati dai carabinieri di Castelvetrano il 16 febbraio 2013 in quanto ritenuti gli autori del duplice omicidio di Paolo Favara, di 30 anni, e di Caterina Vaiana, 33 anni, assassinati con fucili da caccia il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara.
Le due vittime erano rispettivamente cognato e sorella dei presunti assassini. Il duplice omicidio, all’epoca del tutto privo di decifrazione, oggi per l’accusa avrebbe trovato una spiegazione nel doppio movente che avrebbe armato i fratelli Vaiana, entrambi interessati a eliminare le vittime secondo quanto emerso dalle indagini dei militari dell’Arma che si sono avvalsi anche di intercettazioni ambientali. Giuseppe Vaiana avrebbe violentato, anni prima, la nipote, figlia di Caterina, all’epoca dei fatti una bambina di non più di sette anni, mentre Giovanni Vaiana avrebbe voluto indietro circa 13 milioni di lire che aveva prestato alla sorella per l’acquisto del gregge che curava insieme al suo compagno, Paolo Favara. Quest’ultimo aveva sposato un’altra sorella dei Vaiana. Sulla custodia cautelare in carcere di Michele Claudio e Giuseppe Vaiana adesso dovrà pronunciarsi una diversa sezione del Tribunale del Riesame di Palermo.