Gli eroi di Partanna Mondello| "Fuoco sconfitto con i secchielli" - Live Sicilia

Gli eroi di Partanna Mondello| “Fuoco sconfitto con i secchielli”

Alcuni ragazzi di Partanna mentre spengono le fiamme (Foto G. Pedone)

Distrutto un vivaio, sotto minaccia le case vicine a via Santocanale. VIDEO Monte Pellegrino Ft

Palermo - Emergenza incendi
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PALERMO – Sono subito scesi in strada, senza pensarci un attimo. Hanno tentato di essere più veloci del fuoco, sperando che i soccorsi arrivassero presto. Hanno unito le loro forze, le energie che ciò che i loro occhi vedevano provava a far venire meno. Di fronte alla distruzione non si sono fermati. Sono andati avanti, con pompe da giardino, secchi, bacinelle, recipienti recuperati per strada, bottiglie d’acqua. Le fiamme avvolgevano gli alberi, i lapilli infuocati raggiungevano le loro case. Litri e litri d’acqua gettati con rabbia, speranza e un’inevitabile paura.

La paura di essere investiti da quelle fiamme e che anni di sacrifici finissero in cenere. Chi abita a Partanna Mondello si è trasformato in eroe, ieri pomeriggio. Ha fornito il proprio contributo ad un’impresa impossibile: contrastare il fuoco che stava per inghiottire mezzo quartiere. Si sono sentiti soli. Erano davvero soli. Almeno fino a quando non sono arrivate due pattuglie della polizia municipale e i carabinieri, anche loro intervenuti con dei piccoli estintori e mezzi di fortuna. A sovrastare l’area tra via Amarilli e via Santocanale, un’enorme nube nera: inguardabile, irrespirabile. Il fumo ha raggiunto i polmoni, il fuoco un vivaio, alberi, auto, cassonetti per i rifiuti. Ha distrutto tutto ciò che incontrava e avrebbe fatto molto di più se il quartiere non si fosse mobilitato.

“Non possiamo prendercela coi vigili del fuoco – dice Mario Cucina, che ha vissuto in prima persona quelle drammatiche ore – purtroppo sono loro i primi ad essere in difficoltà per la carenza di mezzi e personale. Piuttosto, mi soffermerei sull’utilità della protezione civile. Una parola vuota, che non rappresenta per noi cittadini un punto di riferimento. Ieri siamo stati abbandonati, lasciati in balia delle fiamme. Nessuno di noi aveva delle mascherine, estintori, mezzi di primo soccorso, abbiamo rischiato di intossicarci. La cosiddetta “Protezione civile” potrebbe mettere a disposizione delle strutture dove dovremmo avere tutto l’occorrente per affrontare emergenze di questo genere. Non sono presenti? Almeno dovrebbero permettere alla popolazione di difendersi da sola”.

I residenti di Partanna Mondello sono molto provati, amareggiati. Come in molte zone della città, rimuovono fuliggine, fanno la conta dei danni, asciugano ancora le lacrime. Un giorno post-guerra. E la lotta contro il fuoco non è stata semplice da vincere: “In strada almeno cento persone – prosegue Cucina -. In prima linea i più giovani, che non si sono fermati davanti a nulla. Ma con noi c’erano anche donne, ragazze. Nessuno si è tirato indietro di fronte a quel mostro nero”. Le fiamme sono prima divampate all’interno del vivaio Ferrante, accanto alla villa Santocanale: la struttura è stata devastata dal rogo che ha travolto tutto ciò che incontrava.

“Mi sono precipitato da mia nipote – aggiunge Cucina – le avevano detto che la sua casa stava prendendo fuoco. Per fortuna non è stato così, ma il rischio era elevatissimo. Abbiamo spostato le macchine posteggiate, allontanato i cassonetti pieni di rifiuti, rimosso gli arredi da giardino. Tutti hanno recuperato secchi, contenitori vari, realizzato lunghissimi serpentoni con le pompe per l’acqua. E con l’aiuto dei carabinieri e dei vigili urbani, impegnati con noi nello spegnimento, ce l’abbiamo fatta. Un incubo – conclude Cucina – finito soltanto grazie alla volontà dei nostri ragazzi e del loro coraggio”.


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