PALERMO – E’ andato su tutte le furie quando la polizia municipale ha disposto il sequestro per il suo mezzo. Un’Ape Piaggio che non sarebbe stata assicurata. Di fronte al provvedimento dei vigili ha così preso vita, per l’ennesima volta, la violenza. L’uomo, un venditore ambulante che sarebbe stato sprovvisto della licenza, si è scagliato contro il furgoncino della polizia municipale ed ha cominciato a scagliare calci e pugni contro il mezzo, ma si è ferito ad una mano.
Poi, impugnando una mazza, ha ridotto in frantumi un vetro del furgone. A questo punto i vigili hanno chiesto rinforzi: sul posto è arrivata la polizia, mentre l’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118 che l’anno trasportato in ospedale.
Soltanto poche settimane fa un altro sequestro effettuato in città aveva avuto un epilogo violento. In quel caso due agenti sono stati aggrediti ai Quattro Canti da due giovani a cui avevano appena sequestrato delle biciclette elettriche modificate.
LE REAZIONI
“Anche oggi abbiamo assistito all’ennesima aggressione di vigili urbani a Palermo, mentre svolgono il loro lavoro. E’ intollerabile che si ripetano con questa frequenza questi episodi nei confronti del personale che esce per garantire la legalità in città. Sono tanti i fenomeni di abusivismo commerciale a cui ci cerca con operazioni mirate di mettere fine, ma non è possibile che ad ogni operazione ci siano colleghi che finiscono in ospedale. E’ successo in altri interventi come quello in via Perez, dove un agente di polizia è finito in ospedale con il naso rotto dal piatto della bilancia, o come diversi colleghi picchiati mentre stavano sequestrando delle bici elettriche illegali. Chiediamo ancora una volta maggiori tutele nel nostro lavoro quotidiano. Mi rivolgo al prefetto, al questore e al comandante provinciale dei carabinieri per organizzare un incontro sul tema sicurezza ormai non più procrastinabile visto quanto succede ogni giorni in città”. Lo dice Nicola Scaglione, segretario provinciale del Csa, sindacato più rappresentativo tra i vigili urbani di Palermo.