ROMA – “Ha pagato miliardi per rimanere monopolista”. Il dipartimento di Giustizia americano porta Google davanti al giudice nella più grande causa contro un monopolio Usa da 25 anni a questa parte (l’ultima nel 1998 con Microsoft).
La durata del processo è stimata in 10 settimane
I pubblici ministeri statunitensi accusano Google di pagare più di 10 miliardi di dollari all’anno per accordi che le garantiscono di essere il motore di ricerca predefinito su telefoni cellulari e computer. Una pratica iniziata già nel 2010 e mai terminata. La durata del processo è stimata in dieci settimane.
La posizione dei legali
Kenneth Dintzer, legale del Dipartimento di Stato, in apertura del processo ha dichiarato: “Questo caso riguarda il futuro di internet e se mai Google affronterà una significativa concorrenza”. John Schmidtlein, il legale di Google, ha così controbattuto: “Gli utenti hanno oggi più opzioni che mai nella ricerca e nelle modalità di accesso all’informazione online”, affermando inoltre che il Dipartimento di Giustizia ha dipinto un quadro non accurato della posizione di Google sul mercato.