Il pm Nino Di Matteo ha chiesto 14 anni di carcere per l’ex deputato regionale di Forza Italia e radiologo Giovanni Mercadante (nella foto) sotto processo per associazione mafiosa a Palermo e, per il medesimo reato, 16 anni per Antonino Cinà, medico già condannato per associazione mafiosa. Inoltre, due anni di carcere per favoreggiamento sono stati chiesti per i commercianti che non hanno voluto denunciare i propri estorsori, 9 invece per Bernardo Provenzano e l’ex consigliere di circoscrizione Marcello Parisi e 16 anni per il boss Lorenzo Di Maggio. Il dibattimento nasce dall’operazione di polizia denominata “Gotha” che portò, nel mesi di giugno del 2006, all’arresto di boss e gregari indicati come vicini a Provenzano.
Al termine dell’udienza di ieri è intervenuto l’avvocato di parte civile Salvatore Caradonna, che ha chiesto risarcimenti. Il legale di Fai, Sos Impresa, Addio Pizzo e Confcommercio ha sottolineato che “l’estorsione non è più un fatto privato che riguarda la singola persona, ma rientra in un sistema estorsivo che coinvolge i destini economici dell’intero Paese”.
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