PALERMO – “Il servilismo culturale e politico nei confronti delle lobbies petrolifere ha raggiunto in Sicilia limiti insopportabili e indegni. Confindustria farebbe bene a espellere dall’associazione chi devasta e inquina, oltre che chi paga il pizzo, e il governo regionale, anziché abbassare le royalties, autorizzare nuove trivellazioni, indebolire i controlli e pietire nuovi investimenti per perpetuare questo modello fallimentare e distruttivo, dovrebbe avere la dignità di dimettersi, poiché non ha mai posto i temi centrali delle bonifiche ambientali e della rigenerazione industriale, unica prospettiva di sviluppo sostenibile per l’Isola”. Lo dicono i coordinatori nazionali di Green Italia, Monica Frassoni (co-presidente dei Verdi europei) e Fabio Granata. “E’ un quadro indegno – aggiungono – nel quale i movimenti e le associazioni ambientaliste devono trovare aggregazione politica. Green Italia-Verdi europei è pronta a svolgere un ruolo di coesione attraverso proposte di livello europeo che possano risanare l’ambiente devastato e indicare una strada coerente e possibile per il lavoro, la salute e la vita dei siciliani”
Il coordinatore nazionale del movimento ambientalista: "Il governo regionale, anziché abbassare le royalties, autorizzare nuove trivellazioni, indebolire i controlli e pietire nuovi investimenti per perpetuare questo modello fallimentare e distruttivo, dovrebbe avere la dignità di dimettersi".
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