CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Rammarico per non aver portato a casa una vittoria davanti ai propri tifosi, ma l’Orlandina ha dato prova di poter competere in questo campionato, nonostante la sconfitta contro Pistoia. Eppure il cruccio di non aver regalato una gioia al pubblico del PalaFantozzi è evidente nelle parole di coach Giulio Griccioli nel post partita: “Logicamente volevamo premiare il grande pubblico venuto oggi con una vittoria al rientro e ci abbiamo provato, a tratti nella maniera giusta, a tratti con confusione. Oggi giocavamo contro una squadra che ha dimostrato di essere più quadrata di noi. E noi dobbiamo riuscire a portare a casa partite come queste per salvarci”.
Resta comunque una prova positiva, soprattutto per quanto fatto vedere nelle prime battute del match: “Sono soddisfatto dell’inizio – prosegue Griccioli – dimostra voglia ed energia senza soffrire l’emozione dell’esordio. Poi fisicamente non abbiamo capito che la gara è cambiata, loro ci hanno messo tanto atletismo e questo ci ha un po’ fermato. Sappiamo che possiamo migliorare non lasciando come stasera nulla d’intentato. Rispetto a loro abbiamo tirato i liberi peggio e questo ci ha tolto un po’ di ossigeno. Adesso ci concentriamo su Bologna, e dobbiamo essere bravi a ricaricare la spina per noi, ma anche per i nostri tifosi”.
Amarezza anche per Sandro Nicevic, che nel finale ha dato l’ultima speranza all’Orlandina con la tripla del -1. Non è bastato, però, a portare a casa la vittoria: “Alla fine c’è mancato un soffio – ha detto Nicevic – ma è stato lo stesso anche nel secondo quarto, quando ci siamo fatti recuperare 13 punti di vantaggio. Loro hanno avuto più fiducia di noi”. Su quel canestro che ha fatto sperare tutto il PalaFantozzi, Nicevic minimizza: “Ho tirato e ho segnato, niente di speciale”.