CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Ancora una gara durissima per l’Orlandina Basket sul proprio parquet. Dopo l’impresa contro la Dinamo Sassari, e le convincenti affermazioni contro Cantù e Varese prima dell’arrivederci al 2015, la compagine paladina ospiterà nel weekend l’Umana Reyer Venezia, per il primo incontro del nuovo anno nella cornice, quasi certamente piena come sempre, del “PalaFantozzi”. Giulio Griccioli, nella consueta conferenza stampa pre-partita, ha largamente elogiato i propri avversari e ha fatto capire di voler chiedere ai suoi ragazzi un altro sforzo imponente per mettere a segno un’altra impresa: “Con Venezia è una partita difficile – ha esordito il coach – , anche appassionante sotto un certo punto di vista. Negli ultimi anni la società ha investito tanto per essere ai vertici e la squadra sta facendo un campionato di grande livello, perdendo solo tre partite contro tre grandi squadre. Togliendo Milano che fa un campionato a parte, Venezia sta avendo un grande cammino, con giocatori che in passato hanno affrontato campionati di alto livello, sia in Italia che in Europa. Venezia quest’anno ha aggiunto giocatori che hanno fatto la scorsa stagione a Siena, come Viggiano e Ress, quindi è un gruppo solido e tosto, che fa dell’esperienza e dell’organizzazione le proprie armi migliori. L’allenatore Recalcati lo conoscete tutti, è uno dei maestri ancora in circolazione, quindi dà al gruppo ulteriore solidità, visto anche il suo glorioso passato e la sua esperienza. A noi servirà fare una partita di grande impatto, soprattutto sul piano fisico e atletico. Loro sanno giocare molto bene ma possono essere messi in difficoltà sotto l’aspetto dell’energia. Logicamente per fare questo ci servirà grande mentalità, grande voglia e l’aiuto della gente. Chi verrà, e spero che siano tanti, dovrà darci una grande mano perchè è la partita più difficile tra quelle che abbiamo affrontato finora in casa”.
Al fianco di Griccioli, in conferenza stampa, c’era Gianluca Basile, il quale ha sottolineato l’importante aspetto della concentrazione, un elemento che potrebbe rappresentare la chiave giusta in favore dell’Orlandina in una partita così complicata, almeno sulla carta: “Mentalmente è la classica partita ‘facile’ per noi – ha esordito la guardia pugliese – , io ho sempre giocato in graandi squadre ed era un disastro andare in campi come il nostro e mantenere la stessa concentrazione di sempre. Ora sono nei panni della “piccola” che deve incontrare una grande squadra, quindi dal punto di vista mentale dovrebbe essere semplice. Sicuramente per vincere dovremo fare uno sforzo enorme, visti i sette giocatori che ormai giocano tutte le partite e le tante assenze che ci portiamo dietro da tempo. Però in sette abbiamo anche vinto delle belle partite, per cui non vedo perchè non possiamo farlo anche contro Venezia”.