ACIREALE -Un presunto episodio di malasanità è al centro dell’attenzione del Codacons. L’associazione sta infatti assistendo una donna che, trasportata dall’ambulanza del 118 all’ospedale “S. Marta e S. Venera” di Acireale con sintomi che potevano fare pensare ad un ictus cerebrale in corso (improvviso e fortissimo mal di testa, sensazioni di vertigine e capogiri), non avrebbe ricevuto le dovute cure. Secondo il racconto della stessa, una volta arrivata al Pronto soccorso del nosocomio intorno alle 21.00, sarebbe stata indirizzata dall’otorino dopo che le era stata diagnosticata un’otalgia.
Da quel momento, però, la donna è rimasta in attesa delle cure e con la sola flebo, fino alle ore 4.20 del mattino. Solo dietro l’insistenza del marito, dopo circa sei ore dall’arrivo in ospedale, è stata trasportata al reparto di neurologia. A seguito di T.A.C., che ha svelato l’emorragia in corso, è stato disposto il trasporto d’urgenza presso il reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale “Cannizzaro” di Catania, dove la donna è stata sottoposta alla procedura di embolizzazione di aneurisma di carotide interna destra. “La Signora, che a causa dei gravi ritardi ha concretamente rischiato di perdere la vita, ha deciso, assistita dal Codacons di denunciare l’accaduto alla Procura della Repubblica – afferma Carmelo Sardella, dell’Ufficio Legale dell’associazione che denuncia i gravi ritardi e le negligenze dei medici del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero “S. Marta e S. Venera” di Acireale. ” Avrebbero potuto essere fatali – aggiunge – per questo, chiediamo alla Procura di accertare il comportamento della Struttura Sanitaria e dei medici e di fare luce sulle loro gravi responsabilità”.