PALERMO – Tante critiche prima dell’inizio del campionato e soprattutto dopo il calciomercato. Quelle dichiarazioni di addio i tifosi non le avevano proprio digerite. Ma nel calcio parla il campo, e il campo dice che Abel Hernandez si è ripreso il Palermo. Sette gol e primato nella classifica dei capocannonieri: “Voglio arrivare a fare più gol possibili, ma la cosa più importante è portare il Palermo in A – dice Hernandez in sala stampa -. Se divento capocannoniere va bene, ma l’importante è vincere. Non ho un obiettivo personale, solo fare meglio degli anni passati. Spero di continuare così e fare più gol possibili”. Hernandez prima della gara di Siena è andato in Nazionale, anche se non è andata come sperava: “Avevo l’illusione di giocare nella ‘celeste’, ma se non ho giocato vuol dire che devo fare ancora bene qua. Darò il massimo per i miei compagni, so che dando il massimo qui potrò trovare spazio in Nazionale, anche se davanti ho due grandi attaccanti. Ho fatto 7 gol in campionato ma ne ho sbagliati tanti, è un rammarico. Devo migliorare e ho ancora tanto da dare”.
Sulla lite con Beretta a Siena: “Sono andato a difendere Dybala, Beretta non si stava comportando bene con lui, ma sono cose che capitano in partita. I risultati ci danno fiducia, stiamo dimostrando di essere una squadra unita. Dobbiamo dare continuità per vincere il campionato”. Ma Hernandez deve anche difendere il suo posto dal “gallo” Belotti: “Lui è un animale, un grandissimo giocatore. E’ importante per noi, speriamo continui così e che possa fare strada. Per me è uno stimolo in più, vuol dire che devo fare meglio in allenamento e in campo. Momento? Dovevamo dare continuità ai risultati, sapevamo di dover vincere a Siena. L’abbiamo fatto e questo ci dà fiducia per il futuro. Fare punti era quel che serviva, siamo una grande squadra e ora siamo consapevoli di poter vincere il campionato”. Palermo che è tornato in campo nel pomeriggio a Boccadifalco per preparare la gara di sabato contro il Varese al Barbera.