Tranquillo, fiducioso, con qualche capello bianco in più rispetto all’ultima apparizione rosanero. Prime parole ufficiali da neo allenatore del Palermo di Bortolo Mutti, presentato direttamente a Novara dove domani i siciliani giocheranno il recupero della prima giornata: “Ho qualche capello bianco in più in effetti, come alcuni di voi che vedo qui oggi. Dove possiamo arrivare? Sarà sempre il campo a determinare certi valori, posso dire che oggi ho trovato un gruppo di ragazzi che ha voglia di ricominciare. Sono passate 48 ore un po´ particolari, hanno subìto una situazione a cui non erano pronti come il cambio di allenatore, ma si sono messi a disposizione con grande serietà. Il nostro obiettivo è di fare bene, costruire un campionato in tranquillità e di qualità, riuscire a valorizzare giocatori che sono in fase di maturazione e trovare la conferma per i giocatori che ci sono. Gli obiettivi? Sono quelli delle squadre che cambiano molto, ci sono delle problematiche, è giusto tenere un profilo di un certo tipo, poi se il campo dice qualcosa di diverso ce lo auguriamo tutti, ma bisogna tenere i piedi per terra. Il campionato ha tante varianti, è normale avere una certa preoccupazione, ma senza ridimensionare la voglia della gente e il suo entusiasmo. Il nostro è un gruppo di ragazzi di valore”.
Mutti ha firmato un contratto di sei mesi, il classico traghettatore che dovrà riportare serenità e tranquillità all’ambiente. Il tecnico non fa problemi sulla durata del contratto: “Con Zamparini non ho parlato di contratto. Io parlo di lavoro, parlo di progetto – dice in sala stampa – a me non preoccupa assolutamente la durata del contratto. Ho una certa età, non corro dietro al contratto, allo stesso tempo penso di avere una possibilità importante con una squadra da plasmare”. Mutti ha oggi diretto il suo primo allenamento da condottiero rosanero, il tecnico esprime le sue sensazioni: “Non avendo ancora a disposizione certe alternative tecniche di valore, anche in allenamento, devo comunque dire che in certi ragazzi che conoscevo ho riscontrato una crescita. Si tratta di giocatori che vogliono uscire da una condizione non tanto difficile, ma precaria. Nonostante la composizione multietnica, si parla una sola lingua: quella dello spogliatoio, del campo. Tutti, anche gli stranieri, devono subito integrarsi, bisogna riuscire subito a intenderci e mettersi a disposizione a 360 gradi”.
Infine una battuta anche sulla gara di domani sera: “Il Novara sta facendo il campionato che ci si aspettava, ha cominciato da neopromossa, coi tempi giusti, è una squadra che si batte con qualità, ha il potenziale tecnico per potersi giocare la salvezza. Giocare la prima in trasferta è uno stimolo in più? Di certo non può essere un motivo di rassegnazione, ma ci deve essere la spinta, la voglia di rompere questo andamento negativo. Portare un risultato positivo a casa deve essere il nostro obiettivo, anche se non sarà facile”.