I vertici del Bellini in visita istituzionale al Prefetto Librizzi - Live Sicilia

I vertici del Bellini in visita istituzionale al Prefetto Librizzi

Un incontro nel segno del binomio "cultura e legalità".
TEATRO MASSIMO
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CATANIA – Arte e legalità quale binomio forte e inscindibile, laddove la salvaguardia del patrimonio storico-artistico e la sua fruizione rientrano tra i principi inviolabili di rango costituzionale. Queste le coordinate intorno a cui si è sviluppata la riflessione maturata nel corso della visita istituzionale resa dai vertici del Teatro Massimo Bellini per augurare buon lavoro e sinergie condivise al nuovo prefetto Maria Carmela Librizzi, che ha ricevuto per un proficuo colloquio il commissario straordinario dell’ente lirico regionaleDaniela Lo Cascio, il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano e il direttore amministrativo Grand’Ufficiale Luigi Albino Lucifora.

Il quartetto di interlocutori ha avviato uno scambio di fertili idee e contenuti, specialmente nella prospettiva del progressivo miglioramento dell’emergenza sanitaria che renderà nuovamente possibile la presenza del pubblico agli spettacoli dal vivo.

«Auspico – ha sottolineato il Prefetto – una prossima ripresa dell’attività artistica del Teatro Massimo Bellini, tanto attesa dalla locale comunità e anche simbolo di una importante e fondamentale rinascita culturale in questo periodo di crisi pandemica. E nel condividere questo cordiale incontro con il commissario straordinario Daniela Lo Cascio, il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano e il direttore amministrativo Luigi Albino Lucifora, rinnovo la più ampia collaborazione dell’Istituzione prefettizia con il Teatro Bellini per iniziative congiunte a favore dei giovani e della collettività.»

In tale visione, quello con il Prefetto Librizzi è stato il primo di una serie di appuntamenti che saranno posti in essere dal “Bellini” per interfacciarsi attivamente e instaurare una rete sinergica con le istituzioni dello Stato, in forza del rilancio che ha visto finalmente il Massimo catanese riprendere il proprio ruolo propulsivo nel tessuto sociale, dopo la lunga impasse gestionale e amministrativa risolta grazie alla volontà della Giunta Musumeci di rinnovare la governance e dare solidità e certezza sul piano finanziario. Un percorso impegnativo ha così consentito, nell’arco di appena un anno e mezzo – e nonostante le ripercussioni della pandemia anche sul piano operativo – di predisporre concrete soluzioni ad antiche e gravi problematiche, troppo a lungo sedimentate.

«Siamo lieti e onorati – ha sottolineato il commissario straordinario Daniela Lo Cascio – di avere illustrato al prefetto Maria Carmela Librizzi il processo di normalizzazione e rilancio del Teatro Massimo Bellini, avviato nell’agosto 2019 e andato avanti grazie all’enorme sforzo dei lavoratori, che non si sono fatti scoraggiare dal perdurare delle misure sanitarie restrittive. Il “Bellini”, in tutte le sue componenti artistiche e tecniche, non si è infatti fermato un solo giorno, segnalandosi per le importanti produzioni realizzate in assenza di pubblico e diffuse sui canali digitali e televisivi, come “La Traviata” coprodotta con Classica HD sui canali Sky. L’estate si annuncia ora ricca di eventi di altissima qualità, a cominciare dalla prestigiosa rassegna dedicata al sommo compositore catanese Vincenzo Bellini: una manifestazione internazionale voluta dalla Regione Siciliana-Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, che ha individuato il principale attuatore proprio nell’ente lirico intitolato all’autore di Norma. Opere e concerti animeranno non solo luoghi storici del capoluogo etneo, come lo stesso Teatro, Villa Bellini e Cortile Platamone, ma approderanno altresì nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina. Il nostro Massimo si pone così in primo piano tra le istituzioni capaci di fare da formidabile sostegno al turismo culturale, che tanto rilievo assume nell’economia e nell’immagine della nostra isola. »

Non appena la Sicilia sarà in zona gialla, il ritorno in sala degli spettatori prenderàforma anche nella nostra Regione, sia pure in numero contingentato nel rispetto delle norme di sicurezza. L’ottimismo è dunque nell’aria, come ha confermato il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano: «Il Teatro Massimo Bellini è pronto a schiudere i battenti per riaccogliere il pubblico con energia ed entusiasmo. E ci inorgoglisce farlo nel segno del binomio “arte e legalità”, ovvero della tutela assicurata dall’articolo 9 della Costituzione al patrimonio storico-artistico, affinché la sua fruizione possa essere garantita a tutti. Al contempo appare importante ribadire quanto l’attività artistica e i beni culturali, per la bellezza e i contenuti che incarnano, siano portatori di valori fondamentali per la società civile. È con questo spirito che, dopo l’intensa produzione videoregistrata in assenza di pubblico e distribuita sui media digitali e televisivi, affrontiamo ora l’esaltante impresa di una riapertura tanto voluta, quanto necessaria, per rinvigorire quel processo virtuoso che assegna all’arte la mission di incarnare e diffondere la cultura della legalità. Accogliendo l’auspicio del prefetto Librizzi, che ringraziamo per la solidarietà e la collaborazione, il “Bellini” assolverà il proprio compito con un programma straordinario, in cui spiccano artisti già entrati nella storia della musica, come Riccardo Muti, Placido Domingo e Leo Nucci.»

Sulle questioni di ordine più squisitamente burocratico, legale e organizzativo, si è espresso il direttore amministrativo Luigi Albino Lucifora: «Abbiamo dato necessaria priorità alla rivisitazione degli atti fondamentali dell’ente, ormai vetusti e inadeguati: dallo statuto risalente al 1991 al regolamento organico del personale, dal blocco delle assunzioni alla risoluzione del contenzioso, con ripercussioni sulla carente dotazione dell’organico, sul fabbisogno e quant’altro. L’impegno di questo nuovo corso è stato lavorare con spirito di sacrificio con l’obiettivo di riorganizzare e normalizzare la vita amministrativa del Teatro. Il traguardo principale, in dirittura d’arrivo, è ora la stabilizzazione dei lavoratori precari, la gran parte dei quali attende da oltre trent’anni il riconoscimento dei propri diritti: è il coronamento di un percorso dalle valenze anche profondamente umane, che siamo stati orgogliosi di illustrare al nuovo Prefetto, certi della sua vicinanza e sinergia.»


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