PALERMO – “I vostri marchi la nostra storia” è questo il titolo della mostra presentata nei locali di Confindustria Palermo. Diversi e variopinti gli stand allestiti con l’obiettivo di ripercorrere le tappe principali della storia del capoluogo siciliano attraverso brand storici e testimonianze imprenditoriali. “Attraverso i marchi e gli utensili passati, oggi, affermiamo la vita di questo territorio fatta soprattutto di aziende, laboriosità, entusiasmo, voglia di crescere. Rappresentiamo la Palermo produttiva, la Palermo che resiste in questo momento a dir poco drammatico – ad aprire la presentazione è Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo -. Il nostro obiettivo non è solo quello di mettere in mostra dei marchi che sono comunque dei soggetti astratti ma soprattutto quello di rendere nota l’industriosità delle aziende stesse e rappresentare l’economia di una città troppo spesso criticata e messa da parte”.
Da Ferrovie dello Stato agli stampatori Priulla, dal pastificio Tomasello ai chicchi dell’azienda Morettino, dai telegrafi di Poste Italiane ai primi utensili dell’officina Lodato: questi e tanti altri gli oggetti dei secoli passati esposti nel corso dell’inaugurazione. Un percorso ambizioso che, tramite le testimonianze dell’evoluzione tecnologica, vuole rappresentare anche un incentivo per la nuova imprenditorialità: “L’insegnamento che bisogna portare a casa oggi è quello che al di là del marchio storico c’è molto futuro in questa mostra – continua Albanese -. Un input per tutti i giovani che ogni giorno mettono i campo le proprie idee e cercano con i loro progetti di cambiare le sorti della nostra bella Isola. Soltanto se produciamo reddito lo possiamo redistribuire e il reddito si produce solo con il lavoro”.
Presenti all’evento anche tre assessori della giunta comunale targata Orlando. In prima fila, infatti, Cesare Lapiana, Marco Di Marco e Barbara Evola che hanno accolto con grande entusiasmo l’esposizione. A detta dei membri della giunta comunale, infatti, la mostra rappresenta un monito in più per la candidatura di Palermo a capitale europea della cultura per il 2019. “Ancora una volta si conferma l’idea che un brand, un marchio rappresentino la pietra miliare per vendere e proporre prodotti o servizi – dichiara Di Marco, assessore comunale alle Attività produttive – All’inizio del suo mandato il sindaco aveva espresso la volontà di vendere Palermo. Una dichiarazione che va intesa nel senso più ampio del termine ossia ‘vendere’ la città in tutto il mondo attraverso i turisti e gli investitori che vogliono utilizzare nuove opportunità in questa terra baciata dal sole”.