BAD KLEINKIRCHHEIM – Il primo Iachini della nuova stagione. Primo allenamento a Bad per il Palermo e prima conferenza stampa del tecnico rosanero che come sempre – a 360 gradi – ha affrontato varie questioni. Dal ritiro alla preparazione, per passare dal mercato e altro. “Abbiamo un bagaglio di conoscenze importanti che arriva da un lavoro di sei mesi – dice Iachini – ci sono diversi ragazzi che sono rimasti, qualche altro dovrà arrivare e ci sarebbe piaciuto averlo sin da subito perché il ritiro è un lavoro importante per inserirsi in un contesto di gruppo. Appena accadrà cercheremo di essere più rapidi possibili per far sì che i ragazzi che arriveranno si ambientino il prima possibile”.
Riflessi di mercato, Iachini è consapevole che a questa squadra manca qualcosa: “Inevitabile il gruppo va completato. Qualcosa faremo dietro, qualcosa in mezzo al campo perché il campionato è lungo. Stevanovic è andato via dunque arriverà anche un altro esterno perché ne servono almeno 5. E anche in attacco valuteremo se e come sostituire Lafferty. Sono queste le 3-4 situazioni. Inevitabilmente, se uscirà qualcuno, arriverà qualcuno perché lavorare in coppia è fondamentale. E parlo di situazioni da completare oltre Cocev”. Zamparini è “innamorato” di Iachini, un feeling finora indissolubile: “La stima del presidente e della società è importante. La squadra ha meritato i complimenti del presidente perché abbiamo avuto uno spirito e un’organizzazione di gioco importante. Poi, nessun corridore quando parte per una maratona vuole arrivare quinto, sesto o decimo. Noi partiamo con grande umiltà, il primo step è quello di raggiungere la salvezza. Dopo, vedremo cosa succederà… Il Torino è partito da lontano con programmazione, è arrivato in Europa dopo 4 anni. Poi se saremo veloci e rapidi a fare questo percorso bene, ma non dimentichiamo che ci sono tanti ragazzi giovani che conoscono poco la categoria”.
Si viaggia verso il campionato, saranno fondamentali le prime giornate: “Noi partiamo per giocarci al meglio tutte le partite. Proveremo a dimostrare subito la nostra identità, questo deve essere il nostro DNA. Poi se faremo risultati subito ben venga, ma ce lo dovremo costruire comunque a prescindere dal calendario e dalle condizioni fisiche degli avversari. Senza dimenticare la buona sorte che non guasta mai. Dobbiamo rimanere sempre squadra, è il concetto fondamentale. Non viene mai prima il singolo. Il presidente ama l’Atlético Madrid, a me sono piaciute la Costa Rica e il Messico che hanno avuto organizzazione di gioco, spirito che hanno sopperito magari ad alcune lacune tecniche”. Infine su alcuni componenti della rosa che potrebbero però andare via: “Nel ruolo del portiere le gerarchie sono quelle dello scorso anno. Viviano ha qualità, ma non possiamo permetterci di tenere tre portieri di livello importante. Porteremo avanti il discorso dello scorso anno con Sorrentino e Ujkani, per Viviano c’è qualche offerta pur stimandolo tanto come portiere. Per quanto riguarda gli altri ragazzi li stiamo valutando, non è detto che le gerarchie non vengano sovvertite”.