Sono lontani i giorni della festa. Trapani, formalmente, è fuori dalla Legadue, il secondo campionato di basket: motivo dell’esclusione, il ritardo nella consegna dei documenti per l’iscrizione alla stagione 2011/2012, che dovevano essemare recapitati entro le 18 di giovedì scorso e invece, secondo la Lega, non sono arrivati in tempo. Ma non è detta l’ultima parola: la società, che aveva ottenuto sul campo la promozione imponendosi con un perentorio 3-0 su Ostuni, ha annunciato l’intenzione di ricorrere a un arbitrato per accedere al campionato cadetto.
“Nessun ritardo, abbiamo le prove”. La società è categorica: il procuratore della società Marcello Massinelli, che ha convocato una conferenza stampa per domani alle 16,45, sostiene di potere dimostrare carte alla mano che la spedizione della documentazione è avvenuta in tempo. “Al di là di come finirà questa vicenda – dice – credo che i valori dello sport siano stati mortificati. In un periodo in cui le grandi difficoltà economiche costringono club di prestigio a chiudere i battenti, escludere una piazza entusiasta come Trapani dal campionato, in virtù di un provvedimento che si basa su un ritardo inesistente, è un atto senza logica”.
I documenti parlano chiaro. Nelle mani della società ci sono due ricevute: il corriere Sda ha preso in consegna i primi incartamenti destinati alla Lega alle 16,52 del 30 giugno, mentre il secondo invio è partito 58 minuti più tardi, cioè alle 17,50. Entro i termini. “Inoltre – continua Massinelli – l’invio dei fax è iniziato alle 16,52, quindi in tempo utile. Siamo in presenza di un abuso, anche perché così i nostri tesserati sono invogliati ad andarsene”.
C’è delusione, nelle parole di Massinelli. Una delusione che coinvolge in prima battuta le altre società. “Sempre a prescindere dall’epilogo – spiega il procuratore del Trapani – rimarrà la ferita aperta nei confronti delle società colleghe della Legadue che, a cuor leggero e in soli cinque minuti, hanno votato l’esclusione del Basket Trapani, senza neanche accertarsi che il provvedimento che stavano per assumere si basasse sul vero”.
Non sarà una richiesta di sanatoria, quella della società: il basket Trapani sostiene di non aver fatto alcun errore. “Rimango sorpreso anche dall’indirizzo politico impresso dal presidente Bonamico, che ha certamente influenzato l’assemblea con la sua scelta del giorno prima – prosegue Massinelli – Chiediamo ancora ai trapanesi di rimanere vicini al Basket Trapani, perché è necessario combattere tutti insieme la battaglia per essere ammessi alla Legadue: un diritto che spetta al Basket Trapani e all’intera città”.
Le motivazioni della Lega, in effetti, suonano un po’ burocratiche. “Il regolamento esecutivo ai punti 3.1 e 3.2 – si legge nel documento – prevede la perentorietà dei termini di presentazione di detta documentazione, e che non viene data alla residenza della Lega alcun potere di derogare al citato rispetto dei termini ritenuto altresì che il deposito tardivo degli stessi non appare, a termine di regolamento, comportamento che possa sanare la ritardata presentazione l’Assemblea di Legadue ha ratificato la proposta Presidente di non ammissione della società Basket Trapani”.
La battaglia, adesso, si trascinerà anche davanti al giudice ordinario. Anche perché il Basket Trapani è una srl, e nell’assetto societario è in corso una ricapitalizzazione. Naturale che il valore di una squadra iscritta alla LegaDue sia diverso da quello di un club chiamato a ripartire da zero. Per questo la società ha intenzione di presentare un ricorso d’urgenza al giudice ordinario per chiedere i danni patrimoniali, ma anche per bloccare i tesseramenti alla LegaDue e non rimanere con le mani legate mentre gli altri si muovono. Chi ama il basket lo sa: nel cuore dell’azione, non c’è niente di peggio che essere tagliati fuori.