La Persona medico aggredito al Pronto Soccorso dell'Ospedale Civico di Palermo, al pari di tutte le Persone che operano a qualsiasi titolo e grado in "Sanità ", è uomo per bene, è professionista preparato anche in ambiti diversi dall'emergenza-urgenza. È Persona colta come lo era il padre, anch'egli medico e Maestro oltre che professionale, di vita. Un giorno mi parlò, con l'amore e l'orgoglio che un padre nutre, di suo figlio, più piccolo di me di 16 anni, e mi disse:《 Sai Vincenzo XXXXX ha scelto di iscriversi in medicina e lavorare al Pronto Soccorso, un giorno anche in mia assenza dagli qualche consiglio come io sto facendo con te se puoi》. La sera della efferata aggressione mi sentii quasi in colpa, come se per assurdo non ero riuscito a proteggerlo. Strane le emozioni quando si vuol bene a qualcuno, quando lo reputi oltre che uno stimato Collega, un figlio/fratello. Ho provato un dolore profondo e ho pianto. Mi figlia di 15 anni, appresa la notizia, volle chiamare subito "lo zio XXXXX" manifestando il suo dispiacere. Ora , da allora come da tempo mi chiedo "perché tutta questa violenza?" .........:"Oscuramente forte è la vita" .....scrisse S.Quasimodo ( poesia al padre)
Commenti