Il Catania si rituffa in clima derby. Dopo la brillante vittoria sul Palermo, maturata domenica scorsa al “Massimino”, i rossazzurri sono pronti a riprovarci in riva allo Stretto contro un Messina che langue in fondo alla graduatoria, in piena crisi tecnica e di risultati. La neopromossa formazione giallorossa è andata incontro ad un girone d’andata da dimenticare con prestazioni discontinue e ben al di sotto della aspettative. La posizione in classifica ne è una esatta conseguenza ma guai a fidarsi. Il derby è sempre una gara che sfugge a qualsiasi pronostico, con il fattore campo che potrebbe avere il suo peso. Il tecnico del Catania, dopo le mirabilie di domenica scorsa, sembra intenzionato a riproporre nuovamente il modulo 4-3-3 con il rientrante Russotto che prenderà il posto dello squalificato Russini, espulso domenica scorsa. Conferma in vista per Biondi a supporto del bomber Moro mentre è ormai ai margini della squadra il recalcitrante Ceccarelli che dovrebbe essere ceduto in occasione dell’imminente calciomercato invernale.
In difesa Claiton, uscito malconcio alla fine del primo tempo contro i rosanero, potrebbe recuperare in tempo e scendere regolarmente in campo; vivecersa ci sarà spazio per Ercolani e uno tra Pino e Ropolo, considerata la squalifica comminata a Monteagudo per somma di cartellini gialli. La trasferta peloritana è stata vietata ai tifosi rossazzurri che avrebbero voluto, una volta di più, sostenere i calciatori che tanto attaccamento alla maglia hanno dimostrato sin qui. Emblematica la corsa sotto le Curve dopo l’affermazione di domenica scorsa a sottolineare ulteriormente la ritrovata coesione tra le due componenti. Il tutto in un momento sempre più difficile ed incerto per il club con matricola 11700 che il prossimo 21 dicembre vivrà un frangente delicatissimo in Tribunale. La SIGI, infatti, pur adempiendo ad impellenti ed indispensabili pagamenti recenti, non ha ancora chiarito i suoi intendimenti, palesando viceversa diversità di vedute tra i vari soci. Del paventato cambio societario… ancora nessuna notizia certa. Che sia il “San Filippo – Franco Scoglio” di Messina l’ultimo palcoscenico? Speriamo proprio di no!