Sembra la notte della Taranta e invece è il pomeriggio di Samp-Catania al Ferraris di Genova. Il Catania ha fame (non vince in esterna dal 7 febbraio), così prova subito a mordere, piuttosto scompostamente, il polpacci di una Samp che ci mette un po’ a capire cosa deve fare poi ingrana la marcia ma non ha ben chiara la meta. I doriani non hanno luce e cominciano a rimpiangere Fantantonio. Così, dopo poco dal fischio d’inizio siciliani esauriscono la riserva nervosa e si chiudono nella propria metà campo a riflettere. La Samp mena fendenti ma non riesce a concretizzare. L’unica volta che lo fa il gol è da annullare. La partita inizia con un’occasione per Mascara, conclusione al volo su spiovente dalla destra, Gastaldello ribatte. Risposta Samp, al 3′ perfetto cross di Koman per la testa di Pazzini che non riesce ad indirizzare bene la zuccata, palla a lato. Tre minuti dopo pallone in profondità per Marilungo che va via a Silvestre. Il difensore argentino lo trattiene, l’attaccante si lascia cadere quando il pallone è perso. I doriani vorrebbero il fallo da ultimo uomo e per questo il giovanissimo doriano rischia un giallo per simulazione. Al 10′ gran palla di Koman per Marilungo che prova a girarsi per la conclusione dal limite dell’area piccola ma Bellusci lo ferma in angolo. Pochi minuti dopo ancora corner dalla destra, Bellusci è solo in area blucerchiata e potrebbe infilare di testa da cinque metri, invece spara alto. Risposta Samp: Palombo prova la gran botta dai venti metri, Carboni respinge. Ancora Palombo per Marilungo che perfeziona il controllo col braccio prima di sparare tra le braccia di Andujar; Giannoccaro fischia e lo ammonisce. Il Catania è letteralmente sparito ma la Samp gira a vuoto. Solo al 44′ Guberti crossa verso il secondo palo a cercare Marilungo ma il giovanissimo attaccante non ci arriva. Nel secondo tempo si replica il batti-e-ribatti e la gran confusione delle due squadre troppo scomposte per raggiungere un qualsiasi obbiettivo. Il Catania sembra riassestarsi tatticamente con l’entrata dell’ex Delvecchio ma non convince. Brividi solo per la Samp al 29′: sponda di Pazzini, Marilungo prolunga di mano per Koman che batte Andujar ma Giannoccaro vede tutto e annulla il gol. Non c’è verso: i doriani non sfondano nemmeno togliendo Giuberti in giornata no e Tissone per il giovanissimo Poli. Entra anche il redivivo ‘Tuna’ Fornaroli ma non ha tempo nemmeno di scaldarsi. Il Catania rinuncia all’attacco e si arrocca accontentandosi del pari. Per la Samp settimo risultato positivo consecutivo ma non riesce più a vincere nemmeno in casa: ha perso grinta e fantasia. Un motivo in più di preoccupazione per Di Carlo. I siciliani restano ancora a bocca asciutta in trasferta. In tribuna oltre al fantasma di Antonio Cassano anche Corso e Cabrini che però oggi avranno visto ben poco.
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