PALERMO – Si vende. Il Cefop, uno dei più grossi enti di formazione siciliani è finito sul mercato. Epilogo previsto dalla stessa amministrazione giudiziaria alla quale è stato sottoposto circa un anno e mezzo fa. Un lavoro, quello dei Commissari, che, nonostante polemiche e tagli del personale (composto, prima della riorganizzazione, da mille dipendenti, poi scesi a 620), ha in qualche modo tenuto in vita un ente quasi defunto e privato anche dell’accreditamento. Adesso, però, chi vorrà acquistare il Cefop avrà trenta giorni di tempo per farlo. Il bando di cessione delle attività e dei beni è stato pubblicato pochi giorni fa, in seguito all’ok giunto dal Ministero dello Sviluppo economico lo scorso 27 giugno.
Insomma, si vende. E la base d’asta dalla quale si parte è simbolica: in linea teorica, il Cefop potrebbe infatti essere acquistato per… un euro. Ma ovviamente, il prezzo realmente offerto non sarà quello. Anche perché, nella valutazione delle offerte che giungeranno ai commissari Bartolo Antoniolli, Giuseppe Benedetto e Ciro Falanga, gli acquirenti dovranno assumersi alcuni impegni vincolanti. Uno su tutti, specificato all’articolo tre del bando prevede il mantenimento, per almeno due anni, dei livelli occupazionali. Tra i principali vincoli a carico dell’acquirente anche la prosecuzione dell’“attività imprenditoriale per un periodo di almeno due anni dalla stipulazione del Contratto di Cessione, secondo il piano industriale validato da società qualificate a cura e spese dell’acquirente” e il rispetto del “piano finanziario certificato a cura e a spese dell’offerente da una società di revisione regolarmente iscritta nell’albo”. Per farla breve, saranno tre i parametri presi in considerazione nella valutazione delle offerte: “Ma il primo – spiegano i commissari – sarà quello riferito al mantenimento dei posti di lavoro. Chi si impegnerà a confermare i 620 dipendenti, insomma, godrà di una valutazione molto elevata. Ancora più degli altri due: quelli riferiti al piano industriale e all’offerta economica”.
Nel dettaglio, i commissari hanno messo in vendita “le attività di Cefop nel campo della formazione con particolare riguardo ai servizi formativi Oif/Avviso 20 e ai cosiddetti Sportelli Multifunzionali alla data di stipulazione del Contratto di Cessione”, oltre ai “beni materiali pari ad euro 616.000,00”. “Ma si tratta – spiegano sempre i commissari – di computer, arredi e beni di questo tipo. Il Cefop non possiede infatti beni immobiliari”. E chi acquisterà il Cefop, non dovrà accollarsi i debiti dell’ente, come previsto espressamente dal bando. “Quei debiti – puntualizzano i commissari – riguardano il processo di liquidazione, che andrà avanti parallelamente. Le somme frutto della vendita dell’ente, ad esempio, serviranno per pagare i fornitori che vantano crediti nei confronti del Cefop”. Per intenderci, in base all’Avviso 20, che verrà “rimodulato” nel nuovo bando finanziato dal Piano Giovani, il Cefop era stato ammesso a un finanziamento complessivo di oltre 24 milioni di euro.
Ma chi può acquistare il Cefop? Il bando è aperto a “soggetti che operino a livello internazionale, nazionale ovvero regionale nel campo della formazione e dell’orientamento e che siano accreditabili in base alla normativa nazionale, regionale e alla normativa in materia di contratti vigenti nell’ordinamento giuridico italiano”, oltre a “coloro che abbiano presentato un’offerta non vincolante in conformità all’invito a presentare offerte non vincolanti”e a “coloro che, pur non avendo presentato manifestazioni d’interesse e/o offerte non vincolanti, abbiano inviato ai commissari, dopo la pubblicazione del presente disciplinare di gara, richiesta di accesso all’attività di due diligence finalizzata alla cessione del considerato complesso aziendale, mediante apposita lettera raccomandata”. L’attività di “due dilingence” (in pratica, di raccolta delle informazioni e dei documenti riferiti all’ente) non potrà durare più di 15 giorni. Dopo i quali ne scatteranno altri quindici per la presentazione delle offerte. Insomma, tra un mese il Cefop avrà un nuovo padrone.