Il centro sportivo del Palermo | I primi ok dalla Regione - Live Sicilia

Il centro sportivo del Palermo | I primi ok dalla Regione

LA NOSTRA CAMPAGNA. Il progetto fortemente voluto da Maurizio Zamparini fa un altro passo verso l'apertura dei cantieri: i tecnici hanno fornito i chiarimenti richiesti dagli enti coinvolti e a breve potrà prendere il via l'iter per la valutazione ambientale strategica e di valutazione di incidenza.

Il progetto per la Milanello rosanero
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PALERMO – Il nuovo centro sportivo del Palermo calcio a Carini non è più solo un sogno. La conferenza di servizi che si è tenuta oggi, infatti, fa segnare un importante passo in avanti, forse decisivo per un progetto fortemente voluto da Maurizio Zamparini e che Livesicilia sostiene con questa campagna. Il complesso dovrebbe costare dodici milioni di euro e sorgere su un’area di circa 12 ettari e mezzo in zona Zucco. Una struttura che consentirebbe alla società di viale del Fante di fare un salto di qualità e adeguarsi ai grandi club italiani ed europei.

Ma il progetto, per trasformasi in qualcosa di concreto, deve prima ottenere le autorizzazioni per le quali sono state convocate due conferenze di servizi. Se in quella di due settimane fa i vari enti coinvolti avevano chiesto nuovi dettagli e l’implementazione della documentazione, nella riunione di oggi la fumata è stata decisamente più vicina a quella bianca: i tecnici hanno risposto alle varie osservazioni (ma devono ancora consegnare i documenti per l’avvio delle procedure ambientali), fugando parecchi dubbi, e nei prossimi giorni presenteranno la relazione preliminare per l’avvio della Vas, la valutazione ambientale strategica. L’ottimismo però è palpabile e gli ultimi documenti richiesti al Palermo calcio dovrebbero arrivare in una decina di giorni.

Poi sarà la volta dell’inizio delle procedure ambientali, ovvero valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza: una trafila burocratica curata dalla Regione e dal Comune che prevede più passaggi fino al via libera definitivo. L’area prescelta è vicina a un sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale e quindi è necessario rispettare alcune procedure imposte dall’Europa prima di poter aprire ufficialmente i cantieri. Ma dopo la riunione di oggi il sogno del centro sportivo è più vicino.


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