PALERMO – Il Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia (ordinanza n. 708 del 24/10/2018) ha dato ragione a Legambiente, Lipu e Wwf Italia nel procedimento contro il calendario venatorio 2018/19 della Regione Siciliana, confermando la precedente decisione del Tar di Palermo del 14 settembre che aveva accolto il ricorso originario delle tre associazioni ambientaliste, rappresentate dagli avvocati Nicola Giudice e Antonella Bonanno.
Il Cga ha rilevato come “le questioni in contestazione, correlate ad accertamenti e valutazioni specialistiche, richiedono un approfondimento sul piano istruttorio, al fine di delibare il grado di attendibilità delle scelte compiute dalla Regione in difformità rispetto al parere dell’Ispra”; pertanto, “occorre disporre una consulenza tecnica d’ufficio”. Il Cga ha quindi nominato un esperto che dovrà elaborare un’approfondita analisi dei motivi e dati che la Regione ha indicato nel proprio calendario per giustificare l’aumento dei periodi di caccia di talune specie e la scelta di consentire la caccia al Coniglio selvatico, nonostante lo stato di depauperamento della popolazione di questa specie. Su questi punti l’Ispra aveva bocciato il Calendario venatorio e il Tar ne aveva ordinato la sospensione.
(ANSA).