MONREALE – Il Comune di Monreale è in default. Il Consiglio ha esitato la delibera di dissesto, predisposta in collaborazione con il commissario inviato dagli Enti locali. Un astenuto e 21 voti favorevoli, con questi numeri si è conclusa la seduta che ha votato, nei fatti, una presa d’atto di cui in tanti erano consapevoli, anche prima delle ultime decisioni assunte dalla Corte dei Conti. Non ne fa mistero il sindaco Piero Capizzi: “E’ una situazione che si trascina da un ventennio, nel Piano di riequilibrio erano stati inseriti debiti risalenti al 2000. Prendiamo atto delle criticità e degli errori rilevati dalla Corte dei Conti, ma la mia amministrazione non può essere considerata responsabile del dissesto. A questo punto spero si insedi al più presto la terna arbitrale, così da predisporre un bilancio riequilibrato. Ieri, si è chiuso un capitolo, da oggi se ne apre un altro”.
La Giunta e il Consiglio comunale resteranno in carica. L’amministrazione gestirà il corrente, il commissario il pregresso. A nulla sono valsi i tentativi messi in atto per impedire che il baratro del dissesto diventasse realtà: dal ricorso a Roma contro della delibera della Sezione di Controllo, fino al tentativo, in extremis, di aderire alle nuove disposizione contenute nell’ultima Finanziaria. Non applicabili, per decisione nazionale dei magistrati contabili, alla fattispecie in cui si trova il comune di Monreale.