Il distributore e il tram | Condannato il Comune - Live Sicilia

Il distributore e il tram | Condannato il Comune

Lavori per il tram (foto d'archivio)

Il Comune dovrà corrispondere circa 650 mila alla Erg Petroli, a titolo di indennità di espropriazione dell'impianto di distribuzione carburanti che la compagnia petrolifera aveva realizzato in Via Castellana, nell'area in cui il progetto del sistema tranviario, predisposto dall'Amat ha voluto che sorgesse invece il deposito delle vetture del tram della linea Leonardo da Vinci.

Risarcimento
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PALERMO – La Corte d’Appello di Palermo ha condannato il Comune di Palermo a corrispondere circa 650 mila alla Erg Petroli, a titolo di indennità di espropriazione dell’impianto di distribuzione carburanti che la compagnia petrolifera aveva realizzato in Via Castellana, nell’area in cui il progetto del sistema tranviario, predisposto dall’Amat ha voluto che sorgesse invece il deposito delle vetture del tram della linea Leonardo da Vinci. La somma riconosciuta alla Erg, assistita dagli assistita dagli avvocati Santi Magazzù e Gianluigi Mangione, dalla Corte di Appello è per sei volte superiore a quella offerta dal Comune (sulla base della stima fatta dall’Amat), che si aggirava invece intorno ai 90 mila, “ed ovviamente era stata rifiutata dalla Erg”, affermano i legali.

Ed aggiungono: “L’Amat -che predispose il progetto iniziale dell’opera – ritenne incompatibile ogni ipotesi di coesistenza dell’impianto con il deposito dei tram, preferendo quindi far procedere il Comune di Palermo alla espropriazione dell’intero impianto carburanti (oltre che del terreno, in proprietà di privati, su cui era sorto)”. “Tra il 2008 e il 2009 – osservano i legali della Erg – il Comune ha proceduto all’espropriazione per pubblica utilità dell’impianto carburanti per far posto al ‘deposito tram’: nonostante quella zona della città presentasse diverse altre aree inutilizzate (e comunque libere o non edificate), il progetto del sistema tranviario di Palermo stabilì che la realizzazione di quest’opera (il deposito) dovesse avvenire proprio su gran parte dell’area in cui la Erg aveva costruito nel 2004 il proprio moderno distributore”.

(Fonte ANSA)


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