PALERMO – “La fascinazione, l’idealizzazione dell’altro. Questi aspetti sono inevitabilmente legati a quello che può essere accaduto alla minore, che prima è rimasta affascinata da quest’uomo, poi è stata tradita nelle fiducia. E’ proprio questo l’ostacolo più difficile da superare, quello che provoca il senso di colpa e la difficoltà nel rivelare quanto accaduto ai propri cari”.
A commentare la vicenda che oggi ha portato all’arresto di un insegnante di religione di 47 anni per atti sessuali con una quattordicenne, è la dottoressa Adriana Piampiano, psicologa e tra le fondatrici dell’associazione “Le Onde onlus”. L’ex alunna e il suo insegnante avrebbero avuto una relazione, con tanto di telefonate, promesse d’amore ed sms poi scoperti dai genitori della ragazza.
“Il nemico si approfitta quasi sempre della fiducia che è riuscito a conquistare, soprattutto nel minore, che non è in grado di avere una maturità sessuale vera e propria. L’approccio di quest’ultimo è collegato soltanto al suo sviluppo cognitivo, per questo quello che fa più male è la sensazione del tradimento da parte dell’adulto, che nonostante la maturità sessuale e la consapevolezza, continua nell’errore.
“La minorenne – prosegue la psicologa – potrebbe avere idealizzato col passare del tempo il suo insegnante ed esserne rimasta affascinata sul piano culturale e su quello sociale, ma nulla giustifica le azioni dell’uomo: dobbiamo smetterla di dare la colpa alle donne, alle minori, agli abiti indossati, ai comportamenti ritenuti “provocanti”. In una minore un’esperienza del genere può rappresentare una ferita profonda e ricordiamo che l’anima guarisce molto lentamente. Nulla si cancella e il sostegno di un esperto spesso può rivelarsi fondamentale”.