Il lato oscuro dei social network | L'iniziativa del Corecom - Live Sicilia

Il lato oscuro dei social network | L’iniziativa del Corecom

Il nodo dell'utilizzo della rete da parte dei giovanissimi.

Lampedusa
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PALERMO – Proteggere i “naviganti” adolescenti dal lato oscuro del web, e in particolare dei social network. Tra pc e smartphone, ormai ampiamente diffusi anche tra le fasce d’età più giovani, sono sempre di più i ragazzi che vivono la maggior parte della loro giornata online. Ed è sempre più importante, perciò, rendere consapevoli i ragazzi dei rischi che corrono: dai brutti incontri all’isolamento.

Il Co.Re.Com. Sicilia, nell’ambito della sua funzione di sorveglianza e tutela dei minori e da sempre attento alle difficili problematiche connesse all’utilizzo della rete da parte dei giovanissimi, partecipa alla “Scuola di formazione giornalistica per studenti” organizzata sull’isola di Lampedusa dall’Associazione “Occhi blu” Onlus, in memoria della giornalista recentemente scomparsa, Cristiana Matano.

Il presidente del Co.Re.Com. Sicilia, Ciro Di Vuolo, sarà presente all’incontro che si terrà nei locali dell’aeroporto di Lampedusa tra gli studenti delle scuole superiori e delle terze medie e l’autore del libro “Facebook. Genitori alla riscossa. Vademecum per non smarrire i propri figli online”, Giammaria De Paulis. Un testo, già promosso dal Co.Re.Com Sicilia, che offre un’importante opportunità per capire come educare i propri figli a un uso corretto e consapevole dei social network, aiutarli a proteggere la loro sfera privata da intrusioni malevoli e agire nel rispetto delle regole di comportamento e della privacy. Per questa ragione, anche i genitori dei ragazzi sono stati invitati a partecipare.

“I social network – ha detto il presidente Di Vuolo – hanno innegabilmente un lato oscuro, soprattutto se usati senza cognizione nelle fasce di età più sensibili, ovvero l’infanzia e l’adolescenza. Non per questo, però, vanno demonizzati, perché sono evidenti le opportunità che possono offrire per lo sviluppo dei nostri figli. È fondamentale informarsi, conoscere, capire: responsabilità che non sono soltanto dei ragazzi ma anche dei genitori, che su questo tema non possono mai abbassare la guardia”.


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