FOGGIA – Il Messina torna con i piedi per terra, perdendo d’un colpo primato ed imbattibilità. La squadra di Di Napoli conosce la prima amarezza stagionale al “Pino Zaccheria” di Foggia, con i pugliesi che si confermano una delle squadre più forti ed attrezzate per il salto nella cadette ria. Decisive le reti di Iemmello dopo 70’’ e da Gerbo al 67’, per un 2-0 che non ammette repliche e che rispecchia la superiorità mostrata dalla squadra di Roberto De Zerbi nell’arco dei 90 minuti. Molte le novità presentate da Di Napoli rispetto alla vigilia, a partire dalla difesa con Burzigotti che vince il ballottaggio con Parisi per far coppia con Martinelli in mezzo, mentre Palumbo viene proposto per l’ennesima volta a destra. In mezzo si rivede Fornito insieme a Giorgione e Baccolo, mentre il trio d’attacco è formato da Salvemini con l’ex Barraco e Gustavo, che dunque ha superato i problemi fisici che sembravano aver compromesso il suo impiego dal 1’ minuto. Ha del miracoloso l’apparizione di Cocuzza in panchina.
Dopo appena 70 secondi il Messina è costretto a capitolare, dopo una palla persa da Burzigotti per via del pressing pugliese, con Coletti che calcia dal limite in modo lento ma la difesa giallorossa è lenta a salire e da dietro sbuca Iemmello, che da due passi manda il pallone alle spalle di Berardi facendo esplodere i 12 mila presenti allo “Zaccheria”. Inevitabili le recriminazioni dei giallorossi sulla posizione di partenza dell’ex bomber della Pro Vercelli, che appare comunque regolare. Nonostante qualche minuto di sbandamento, la squadra di Di Napoli si scuote al 9’ con Fornito che serve un bell’assist per Gustavo defilato sulla destra in area, l’ex Lecce stoppa calcia sul primo palo ma ci vuole il miglior Narciso ad impedire il pareggio ospite. I siciliani sembrano aver superato lo sbandamento iniziale, ma sono i satanelli a farsi rivedere dalle parti di Berardi al 21’ con una conclusione dai 25 metri di Coletti dopo una bella sponda di Iemmello dal limite, ma il tiro del regista pugliese non preoccupa l’ex estremo difensore della Primavera laziale.
I giallorossi rischiano grosso al 29’ quando si trovano in inferiorità numerica dopo una ripartenza pugliese, Sainz-Maza in modo fortunoso riesce ad entrare dentro l’area ma Martinelli disinnesca ogni tipo di pericolo. Al 35’ i padroni di casa ci provano con Sarno che da oltre 30 metri su punizione manda la sfera di poco sopra la traversa. Proprio al 45’ Salvemini da due passi non riesce a concludere bene dopo un batti e ribatti su calcio d’angolo e il primo tempo termina con il Messina sotto per quel gol subito a freddo che ha certamente scombinato i piani di Di Napoli.
Il Foggia ha fatto valere la propria superiorità tecnica in mezzo al campo, ma i giallorossi possono recriminare per la grande chance non sfruttata da Gustavo. I giallorossi nel secondo tempo sembrano più aggressivi, ma dietro si continua a ballare con Sarno che al 55’ serve Iemmello nello spazio, l’ex Pro Vercelli si presenta a tu per tu con Berardi ma il suo piattone non è degno della sua fama. Al 63’ si mette in proprio, quando nello spigolo sinistro dell’area punta De Vito e con un bel diagonale sibila il palo alla destra di Berardi. Il raddoppio pugliese arriva al 67’ con Gerbo, che spalle alla porta e da posizione defilata riesce comunque a stoppare la palla resistendo alla carica del difensore giallorosso, riuscendo a superare Berardi con un pallonetto beffardo che manda in visibilio il pubblico di casa.
Il Messina adesso sbanda paurosamente, le maglie rossonere in campo sembrano ventidue e appena un minuto dopo è Floriano a mandare di poco alto da buona posizione. Nonostante tutto al 73’ gli ospiti hanno pure la chance per rientrare in partita con Barraco che vede Zanini, ma l’ex Cosenza a tu per tu con Narciso si dimostra poco freddo. All’83’ Coletti prova il siluro dai 35 metri che sfiora l’incrocio dei pali. Si ferma dunque a Foggia ’imbattibilità del Messina, costretta a cedere il passo ad un avversario che si è semplicemente dimostrato più forte dei siciliani che hanno steccato l’esame di maturità, ma che non si devono abbattere per una sconfitta che non può intaccare l’ottimo avvio di campionato di Giorgione e compagni, chiamati alla seconda trasferta consecutiva in quel di Melfi.