Il ministro della Giustizia guarda ai prossimi obiettivi e punta a intercettazioni, anti-corruzione e riforma forense. In un’intervista al Corriere della Sera il Guardasigilli mette tra le priorità quella di individuare “nuove regole” per la professione forense con obiettivo di ‘evitare che si scelga l’avvocatura come ripiego e pensa ad un “nuovo percorso di formazione” che dopo il triennio uguale per tutti preveda un biennio di specializzazione che punti in alternativa all’avvocatura, il notariato o la magistraturà. In agenda anche l’anticorruzione e il dossier intercettazioni.
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