La casa di “Paola” (così è conosciuta, si chiama Thouraya-Hamrouni), la venticinquenne tunisina scomparsa da Sciacca, si affaccia in un cortile di uno dei quartieri più antichi della città, dove vecchie casupole si ergono una sopra l’altra così compatte da sembrare di essere tutte impegnate nello strenuo tentativo di volersi sorreggere. È un angolo di un piccolo mondo antico che ora, non esiste più nei palazzoni e condomini che hanno preso posto nelle nuove zone di espansione della cittadina termale.
Qui , dentro questo minuscolo cerchio di finestre e vecchi usci ha passato, a quanto pare, la sua ultima notte Paola prima di sparire. Lo racconta una vicina di casa, personaggio immancabile in un tipico cortile siciliano dove l’occhio del proprio dirimpettaio è sempre pronto in quel naturale gioco di scrutamenti e sguardi, accuratamente nascosti e celati dietro tende e fessure.
Paola, però quella notte parlava al telefono prima di sparire e con voce così forte da svegliare la propria vicina, pronta a rimproverarla. È rimasta fuori dalla sua casa per poter conversare al cellulare, come fanno abitualmente tante ragazze, magari per poter parlare più liberamente lontano dalle orecchie dei propri genitori.
I vecchietti seduti nelle panchine della “chiazza” hanno tutti un’opinione diversa sulla scomparsa di questa giovane e tranquilla ragazza di origine tunisina, ma da parecchi anni a Sciacca. Qualcuno ipotizza gli scenari più fantasiosi di un rapimento o di una segregazione, forse suggestionato dagli ultimi orribili casi di cronaca, mentre qualcun altro resta fortemente convinto che Paola sia fuggita per sottrarsi al destino di un matrimonio non voluto.
Poco più in giù in una strada nei pressi del cortile Gulino, invece alcune ragazze che la conoscevano e che la vedevano passare ogni giorno per recarsi al lavoro, raccontano di averla incontrata la notte dell’ultimo dell’anno in una delle vie centrali, punto di ritrovo dei giovani saccensi, in compagnia di un ragazzo di colore, non erano in atteggiamenti teneri e affettuosi soliti di due fidanzati, ma secondo le conoscenti, c’era una certa complicità tra i due e Paola appariva allegra e contenta come non mai.
Supposizioni, congetture e solo ipotesi per il momento, mentre la mamma di Paola continua a far squillare il telefono della figlia che non risponde.