PALERMO – Cinquantamila nuovi parcheggi, la Mal, il tram, la circonvallazione, il tunnel sotterraneo dal porto a viale Francia, lo stop alla costruzione di nuove case a eccezione di 1.500 popolari, un masterplan per la costa Sud, la liberalizzazione delle medie strutture in centro storico e il via libera alla riqualificazione del netto, oltre a pedonalizzazioni e piste ciclabili. E, ciliegina sulla torta, anche la funivia a Monte Pellegrino. La giunta presenta il nuovo Piano regolatore generale di Palermo che ieri è stato inviato a Sala delle Lapidi: si tratta della parte finale della prima fase di un iter iniziato nel 2013 e che, almeno nelle intenzioni del sindaco Leoluca Orlando e dell’assessore Giusto Catania, dovrebbe quantomeno arrivare all’adozione in consiglio comunale prima delle prossime elezioni.
Un obiettivo che dovrà fare i conti con la complessità di un piano che è stato volutamente dettagliato con “una scala 1 a 2000, entriamo quasi dentro le case delle persone per evitare il più possibile i piani particolareggiati”, spiega Catania. E non c’è dubbio che il Prg diventerà uno dei temi più caldi della prossima campagna elettorale anche se, come osserva l’assessore, anche il precedente piano fu approvato nel 1997 a ridosso delle urne. “Crediamo che il consiglio comunale abbia tutto l’interesse ad adottarlo – dice il sindaco in conferenza stampa – Si tratta di un passo significativo per trasformare la visione di questa città”. Sicuramente è una vittoria per Catania che, dopo aver subito attacchi e polemiche, porta in Aula il Prg e passa la palla al consiglio cui spetterà decidere se affrontare o meno l’argomento: una medaglia da appuntare al petto, per l’assessore, che senza giri di parole annuncia che il piano coniugherà “ecologia e giustizia sociale”.
Stop alle nuove case
La parola d’ordine del Prg è fermare il consumo del suolo e, quindi, si prevede il blocco a nuove costruzioni residenziali. Statistiche alla meno, Palermo nel 2025 avrà 686 mila abitanti con un’età media in costante aumento: meno giovani e quindi una città da ripensare anche sulla base di mutate esigenze. L’unica possibilità sarà ricavare appartamenti dalle zone industriali o comunque da quello che già esiste, magari riqualificato anche grazie alle nuove definizioni del netto storico: l’unica eccezione sono 1.500 case popolari, quindi del Comune o dello Iacp, che dovrebbero risolvere il problema dell’emergenza abitativa.
Parcheggi e il nuovo look di viale Regione
Fra le nuove linee del tram, i parcheggi realizzati dalle Ferrovie nell’ambito del passante ferroviario e 44 nuove aree da 5 mila a 48.500 metri quadrati (con Imera e Foro Italico), il Prg prevede oltre 50 mila nuovi parcheggi. Il punto è che il Piano si muove proprio sulla mobilità e sulle sue esigenze, contrariamente a quanto fatto in passato: da qui il completamento dell’anello ferroviario, la Metropolitana automatica leggera, le nuove linee del tram che comprendono il nuovo ponte sull’Oreto a Bonagia (che offrirà un’alternativa al Corleone), il prolungamento di via Nicoletti, la nuova tangenziale Imera, l’alternativa a via Leonardo Da Vinci, il prolungamento di via Paruta, la viabilità a servizio della cittadella della Polizia a Boccadifalco.
E se gli oltre a 144 chilometri di piste ciclabili e le pedonalizzazioni legate al tram (tra cui via Libertà) erano note, il Prg prevede un servizio di navette per collegare Bandita, Sant’Erasmo, Acquasanta e Mondello ma anche la funivia per Monte Pellegrino in chiave turistica. Capitolo a parte merita viale Regione che sarà oggetto di un apposito programma di interventi: non solo la revisione di molte rotonde (come Da Vinci, Belgio e Pitré), ma anche la nuova all’inizio di via Oreto, il completamento dello svincolo Brancaccio, nuovi sovrappassi. Poi il tunnel porto-Francia di cui si parla da decenni, il collegamento Notarbartolo-Indipendenza.
Via libera alle medie strutture in centro
Altra novità è il tetto dei 200 metri quadrati per le nuove strutture commerciali in centro storico: la giunta lo ha fissato a 800, ma il consiglio potrebbe arrivare fino a 1.500. Un tema caro alle associazioni dei commercianti che da tempo chiedono la liberalizzazione delle medie strutture specie in via Roma.
Costa sud e “nuove centralità”
Per le borgate marinare della costa Sud è previsto un apposito masterplan per la rigenerazione del sistema costiero non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale: completamento del sistema di trattamento dei reflui, bonifica delle discariche, spiagge libere ma anche camping, villaggi, alberghi, ostelli, nuove aree verdi e servizi. Insieme a Mondello e Sferracavallo, questo tratto della costa sarà a vocazione prettamente turistico-ricettiva con un’elevazione massima di 10,5 metri. Confermato anche il nuovo cimitero a Ciaculli. Il Piano parla inoltre di “nuove centralità”, ossia Foce dell’oreto, ex Chimica Arenella, Fiera del Mediterraneo, Sampolo, Lolli e Notarbartolo su cui lasciare ampi margini di trasformazione.